Sono i Portici di Bologna la candidatura italiana per il 2020 nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.
Come si legge nel comunicato del Consiglio direttivo: "I portici vengono oggi riconosciuti come un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate".Passeggiando per la città se ne possono ammirare una moltitudine, di stili architettonici differenti, appartenenti a diverse epoche storiche. È dal 2006 che questi fanno parte della lista propositiva italiana dei siti candidati a divenire patrimonio dell’Unesco, e proprio quest’anno sono in lizza per ottenere definitivamente l’importante riconoscimento. L'esito finale si avrà nel 2021. Il Comune di Bologna avrà un anno per dimostrare il valore di questi siti e per preparare il dossier di candidatura che mostrerà la rilevanza dei portici, non solo a livello nazionale ma anche mondiale. La realizzazione di quest’ultimo è stata affidata al ‘’Centro Gina Fasoli per la storia delle città’’ dell’Università di Bologna, insieme al Dipartimento di Architettura, al Cineca e al MATE Engineering. I portici non hanno solo un’importanza artistica ma anche sociale, poiché, sono un luogo di scambio di idee ed esperienze. Sono l’identità della città, per cui l’amministrazione comunale e i cittadini hanno lavorato per mantenerli tali. Come ha affermato l’assessore Valentina Orioli, questa candidatura deve essere l’occasione per salvaguardare nel migliore dei modi questi spazi amandoli e vivendoli, e proteggendoli dall’incuria e dal vandalismo. Nel dossier sono stati messi in evidenza il portico di Santa Caterina, via Santo Stefano, il Baraccano, via Galliera, via Manzoni, i portici del Pavaglione e di Piazza Maggiore, via Zamboni, il portico della Certosa, il portico di San Luca e tanti altri che, insieme, formano un percorso di ben 62 km per tutta la città. Il Sindaco Virginio Merola ha affermato che questo è un grande merito per Bologna che, ancora una volta, ha saputo mostrare la sua più grande capacità, quella di collaborare ed essere uniti, una qualità che tornerà utile, dice l’assessore Orioli, soprattutto durante l’ispezione dell’Unesco nella città, in cui servirà il lavoro e l’impegno di tutti.
Martina Angeloni