Il governo di Antonio Costa cambia il regime fiscale per gli assegni previdenziali dei residenti non abituali. La norma inserita nella finanziaria del 2020 non è retroattiva e sarà applicata solo alle nuove richieste ed è stata varata per il pressing della sinistra radicale e della Ue.
Il Portogallo riduce i benefici fiscali per i pensionati stranieri che scelgono di vivere nel paese. Un emendamento della finanziaria 2020 proposta dal governo socialista di Antonio Costa prevede una tassa del 10% (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri "residenti non abituali" in loco, categoria che fino ad oggi beneficiava di una totale esenzione fiscale per 10 anni. La misura - ha precisato il portavoce dell'esecutivo - si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarda dunque retroattivamente chi sta già usufruendo di queste agevolazioni. Durissima la reazione degli imprenditori del settore edilizio che hanno beneficiato negli ultimi anni del boom della domanda estera: "Scoraggiare gli investimenti stranieri è un crimine contro la nazione", ha commentato Luis Lima, numero uno dell'associazione degli intermediari immobiliari). La trasformazione del Portogallo in una sorta di paradiso fiscale per pensionati risale al 2009 quando il Paese, in piena crisi finanziaria e alla ricerca di nuove entrate, varò il programma di incentivi che consentiva agli "immigrati economici" di percepire per intero i loro assegni previdenziali senza pagare un euro di tasse. Il programma ha avuto enorme successo e almeno 27mila stranieri hanno fatto i bagagli riorganizzandosi una seconda vita a Lisbona, Porto o in Algarve. Sfruttando non solo l'"aiutino" erariale ma pure il costo della vita decisamente competitivo del paese. Gli italiani emigrati in Portogallo a tasse zero erano nel 2019 ben 2.897, mille in più dell'anno precedente, con una pensione lorda media (quindi netta nel loro caso) di 2.719,99 euro al mese. Ora i tempi sono un po' cambiati. Affitti e ristoranti, specie nelle zone più turistiche, sono cresciuti. Molte nazioni europee hanno protestato con Bruxelles per la concorrenza fiscale lusitana. Il Bloco de Esquerda ha più volte contestato gli aiuti ai residenti non abituali accusandolo di essere discriminatorio contro i pensionati locali che pagano tutte le loro tasse. E Costa, che guida un governo di minoranza appoggiato proprio dalla sinistra radicale, ha deciso di provare a prendere più piccioni con una fava: imponendo una tassa "light" in grado di non spaventare troppo gli aspiranti nuovi cittadini stranieri, di garantire l'appoggio in Parlamento dei partner di governo al budget e di allentare le tensioni con la Ue.
Maria Rita Cappucci