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Donna Rachele mia nonna

Presentato presso la libreria Mondadori a Velletri “Donna Rachele mia nonna”.
La moglie di Benito Mussolini.

Il libro presentato venerdì scorso alla Libreria Mondadori “Donna Rachele mia nonna, la moglie di Benito Mussolini” non vuole essere, contrariamente a quanto si poteva pensare, una rievocazione storica di un drammatico periodo e, soprattutto, non intende rappresentare il tentativo di rivendicare una qualsivoglia forma di giustizia: l’opera narra semplicemente gli anni vissuti da Edda Negri Mussolini con la sua amata nonna Rachele. E proprio sulla figura di questa straordinaria donna che la nipote Edda, figlia di Anna Maria (ultimogenita di Rachele Guidi e Benito Mussolini) e la scrittrice Emma Moriconi, hanno inteso ricostruire, attraverso racconti e testimonianze, la storia di una famiglia. La memoria di Edda si sarebbe potuta arrestare davanti allo scempio, ma nonna Rachele non la educò al culto dell’odio. E perciò trova il modo di rivelare dove i Mussolini hanno trovato la forza per continuare, nella famiglia naturalmente. Una famiglia molto particolare nella quale, diversamente da quanto si potrebbe essere indotti a credere, il fulcro non era Benito, ma Rachele. Lei c’era sempre, nel bene e nel male, nei giorni radiosi ed in quelli del sangue che si mescolava con la polvere. Gli occhi di Edda frugano ancora in quelli di sua nonna e cercano in essi il dolore che si placò il 30 ottobre 1979 quando Rachele Guidi Mussolini tornò ad essere la romagnola stregata da quel “matto” del figlio del fabbro finalmente raggiunto nella cripta del cimitero di Predappio dove venne inumato soltanto nel 1957, ben dodici anni dopo il suo assassinio.
Edda Negri Mussolini ci spiega il motivo per cui questo libro è stato scritto: “Quelli che avete fra le mani sono i ricordi di una bambina che solo crescendo ha capito di far parte di una famiglia che ha inciso in modo indelebile su di un’importante parte di storia italiana, ma che all’inizio chiedeva alla nonna i racconti di famiglia come normalmente fanno tutti i bambini, così, per semplice curiosità: chi era il nonno, dove si erano conosciuti, quali erano le loro aspirazioni. O che voleva conoscere qualcosa in più sulla propria mamma e sugli zii. Oggi ho ancora negli occhi quello sguardo immenso di nonna Rachele che mi guardava con infinita dolcezza, ma a volte con quel velo di profonda tristezza che ti stringeva il cuore. E guardandomi mi raccontava quelle storie che, forse, perfino lei avrebbe desiderato fossero frutto di pura invenzione, e che purtroppo erano invece vere, tragicamente vere. Per tutto questo ho deciso finalmente, con Emma, di scrivere questo libro. Per rendere omaggio a mia madre Anna Maria, che troppo presto ci ha lasciato. Per ricordare con grande affetto la zia Edda, della quale porto il nome, gli zii Vittorio, Bruno e Romano e tutta la famiglia Mussolini e una vita vissuta Da Dentro. Ma soprattutto questo libro oggi esiste per onorare quella che per me è stata una donna straordinaria che porterò nel mio cuore per tutta la vita, Mia nonna Rachele Guidi Mussolini, la vera e unica DONNA E MOGLIE del nonno Benito, che per gli italiani è stato e ancora resta, il DUCE.

Massimo Tosti

 

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