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Insalata: quel piatto unico che amiamo tanto

insalata_piatto_unico

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Ecco tutte le proprietà benefiche di questo piatto pratico, gustoso e leggero, che può essere gustato che d’inverno

“Insalata” letteralmente è il nome che si dà ad erbe coltivate o
spontanee che vengono portate in tavola variamente condite, ma
per estensione è anche un “piatto, per lo più a base di verdure cotte,
talvolta anche crude, carne o altri ingredienti, tagliati e mescolati
insieme” (così viene definita dall’ Enciclopedia Treccani).
È un’abitudine diffusa nel corso di tutto l’anno, e specialmente
d’estate, quella di consumare abbondanti quantità d’insalata
verde o mista (verdura cruda, spesso assortita), o ancora sotto
forma della cosiddetta “insalatona”. L’insalata infatti, può essere
un piatto unico, se ben bilanciato, con il giusto apporto proteico
e calorico.
Come, quanto e quando mangiare l’insalata
Crescione, lattuga, tarassaco, rucola…
le varietà di insalata sono tantissime, e l’estate
è veramente la scelta più fresca che ci
sia, da arricchire con altri ingredienti, per
trasformarla in un gustoso piatto unico.
L’insalata è ricca di vitamine, e a seconda
della varietà, possiede varie sostanze amiche
del tuo organismo: la rucola, e anche il
crescione, per esempio contengono molta
vitamina C, che combatte l’invecchiamento
della pelle e la formazione delle rughe.
Il tarassaco contiene grandi quantità di
vitamina A, che svolge anch’essa un’azione
positiva per l’epidermide, perché ne
favorisce la rigenerazione cellulare. Un
tratto comune di tutte le insalate è quello
di essere ricche di fibre, che favoriscono il
transito intestinale e depurano l’organismo;
le fibre inoltre “gonfiano” lo stomaco,
regalando al cervello una sensazione di sazietà.
Consumata prima del pranzo o della
cena, l’insalata può quindi ridurre il senso
della fame, permettendoci di ridurre le porzioni di cibo successive.
Sappi che le verdure a foglia verde sono composte per il 90
% di acqua, quindi oltre ad essere leggere combattono anche la
ritenzione idrica.
Insomma, questo piatto è veramente alla base di una alimentazione
sana, sia che si voglia perdere qualche chilo di troppo,
sia che si voglia curare l’aspetto della pelle e la salute dell’organismo.
Associatela alla carne o al pesce cotti alla griglia, e terminate
il pasto con una bella macedonia di frutta, l’equivalente
dolce dell’insalata, ricchissima anche lei di vitamine preziose per
l’organismo.
Ok alle insalatone anche d’inverno, ma attenti alle insidie!
Oggi mangio leggero, mi faccio un’insalata. Ma come faccio a
non trasformare un piatto leggero e gustoso in una bomba calorica?
Ecco qualche consiglio per implementare il verde fogliame
trasformando le vostre insalate in un piatto non solo salutare e
ultra light, ma anche gradevole e sostanzioso.
Il lavaggio
Sembra scontato ma non lo è affatto. Alcuni di noi, circa il
18% stando a una recente ricerca, non lavano verdura e frutta
prima di consumarle. E pensare che è una cosa indispensabile.
Il lavaggio è un passaggio importante perché serve ad abbattere
le cariche batteriche presenti nelle verdi foglie. Il modo migliore
per lavare i nostri vegetali è quello di immergerli per 15/20 minuti
in una bacinella di acqua tiepida con un paio di cucchiai di
bicarbonato, più efficace dell’aceto, senza eccedere in fobie utilizzando
prodotti a base di cloro.
Aggiungere una parte masticabile
Un piatto di verdi foglie, per quanto rinfrescante, sano e dietetico,
non è certo invitante, e non rappresenta un pasto completo.
Provvederemo quindi a fare nostra una nozione del mondo
della pasticceria, cioè quella di aggiungere una parte “masticabile”
alle foglie di insalata. Potranno essere dadini di pane tostato
saltato in padella, chicchi di mais, pezzetti di verdure preventivamente
bollite e ridotte a dadini quali patate, carote cavolfiori,
così come pezzetti di formaggio o anche legumi quali ceci, lenticchie
o fagioli. Anche un po’ di cereali quali orzo, bulgur o la
preziosa quinoa, per aggiungere la dose di energia che apportano
i carboidrati.
Aggiungere proteine e all’occorrenza frutta secca
E dopo aver aggiunto una parte corposa e masticabile mancano
le proteine. Ci si può sbizzarrire con pezzetti di formaggi
a scelta, la mozzarella tra tutti, ma anche edamer, provola, fontina,
così come pezzetti di uovo sodo, una miniera di proteine;
o ancora pezzetti di tonno, di petto di pollo lesso o arrosto, di
polpo, di prosciutto e via così. E se siamo vegani? Allora, non
dimentichiamo i già nominati legumi da consumare nella dose
di 30/40 grammi al giorno se secchi o di 100 grammi se freschi.
Con la croccantezza prendiamo due piccioni con una fava (anche
tre). Aggiungendo noci, mandorle o nocciole alla nostra insalata,
non solo forniremo proteine e grassi buoni al nostro pasto, di
cui sono ricchi i frutti secchi, ma uniremo quel tocco crunch che
renderà piacevole masticare l’insalata. La frutta secca, inoltre, è
ricca di sali minerali, acidi grassi insaturi che ci aiutano a tenere
a bada il colesterolo, e anche di fibre.

di Maria Rita Cappucci

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