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Pino Scannicchio “Tournée”

Storia di una band di provincia e di un ragazzo del sud.

Nel pomeriggio di sabato 25 giugno, presso la libreria Mondadori di Velletri, è stato presentato il libro “Tournée” di Pino Scannicchio. A ricordare l’autore scomparso recentemente, è stata la moglie Barbara, i suoi amici e familiari, che hanno voluto presentare al pubblico numeroso della libreria, “Tounéè. Storia di una band di provincia e di un “ragazzo del sud”, autobiografia di un “Tumorato di Dio”, come Pino stesso nelle pagine si definisce. A far nascere il libro, scritto da Pino durante il ricovero nell’ospedale “Le Torrette” di Ancona, è stata una forza interiore, un’energia misteriosa che lo ha spronato, di getto e con sentimento, a mettere nero su bianco i suoi ricordi. Ad accompagnare il pubblico con le letture dei passi del libro sono stati Fabrizio Rinaldi, Matteo Mammucari e Carlo Mucari, mentre in sottofondo si susseguivano le note di “Meditation”, “Il dubbio”, “Gianna” e altre colonne sonore della vita dell’autore. La storia di Pino è un intreccio di musica, di accordi, di armonie, di incontri. Il suo amico, Antonio Censi, ce lo descrive come un artista autodidatta con un sogno nel cuore: raggiungere il successo discografico come musicista. Il suo racconto inizia nel 1974 con la chiamata di Mario Achilli, il batterista dei Crash, una delle band più importanti a Velletri e nei Castelli, che propone a Pino di entrare nel gruppo e di suonare con loro. Il sogno di Pino inizia e si intreccia immediatamente anche con la musica di un altro grande artista: Rino Gaetano. I Crash infatti, iniziano una nuova avventura in Tournée con Rino. Con il brano “Meditation”, di cui Pino era autore anche dell’arrangiamento, i Crash entrano negli Studi della IT, etichetta discografica legata alla Rca. Il brano, nato non da uno studio musicale “a tavolino” ma dal profondo del cuore, grazie all’amore provato per una donna, come scrive Pino “bypassando la mente”, piacque molto anche a Rino Gaetano. Tra riflessioni, aneddoti, musica, i ricordi di Pino attraversano le due tournée che i Crash compiono insieme a Rino Gaetano: la prima, quella povera “Aida” e la seconda, quella ricca “Nuntereggae più”. Della propria carriera, Pino ricorda con affetto e profonda soddisfazione due momenti particolari: la collaborazione appunto con Rino Gaetano, di cui Pino ci offre una descrizione non ingigantita né enfatizzata ma vera, perché come lui stesso scrive la grandezza di Rino sta nella sua normalità, nel suo essere stato una brava e bella persona; e quando, dopo lo scioglimento dei Crash, si trasferisce in Inghilterra e suona al famoso locale londinese “The White Elephant on the River”.“Tournée” è anche un inno alla vita, è un grido a seguire sempre i sogni che portiamo nel cuore, è una dichiarazione d’amore alla musica. Scrive Pino “Fino all’ultimo bisogna vivere, sino all’ultimo bisogna credere in quello che fai, e fino all’ultimo devi sognare. I sogni e le passioni, i nostri obiettivi da raggiungere sono la forza motrice della nostra vita. La vita va spolpata sino all’ultimo, anche e soprattutto quando si ha un male brutto come il mio. La morte non fa e non deve far paura. Il dolore… purtroppo sì”.
Nonsolorosa ha voluto ricordare così Pino Scannicchio, artista e musicista talentuoso, affinché le persone che lo hanno conosciuto possano leggere di lui e della sua musica, e coloro che invece non hanno avuto la fortuna di incontrarlo, possano conoscere la sua musica, il suo talento e il suo amore per la vita.

Giulia Lenci

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