Sabato 2 luglio sono ufficialmente iniziati i saldi estivi, momento di grande attesa per consumatori e commercianti: i primi, liberi di prendere d’assalto le vetrine dei negozi, i secondi colgono l’occasione di recuperare una stagione estiva che ha fatto fatica ad ingranare. Roberto Manzoni, Presidente di Fismo Confesercenti, ha sostenuto che i saldi quest’anno “rivestono particolare importanza per i negozianti, che sperano che le vendite di fine stagione contribuiscano a recuperare le perdite dovute al ritardo dell’inizio della stagione estiva provocato dal maltempo”. La grande novità rispetto allo scorso anno sta nella scelta di una data unica per tutta Italia: il 2 luglio. Nessun cambiamento rispetto al 2015 invece sulle previsioni di spesa degli italiani. Secondo il Codacons non ci saranno corse frenetiche all’acquisto, le vendite saranno sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno e la spesa media degli italiani sarà in linea con quella del 2015, con uno scontrino medio che si attesterà attorno ai 67 euro procapite.
ADOC – ASSOCIAZIONE DIFESA ORIENTAMENTO CONSUMATORI SALDI, IL VADEMECUM PER GLI ACQUISTI
Conservate sempre lo scontrino:
i capi in saldo si possono sostituire. Se il prodotto acquistato è danneggiato o non conforme. In base al D.Lgs. n. 24/2002 il negoziante è difatti obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Per quanto riguarda il difetto di conformità il consumatore può denunciarlo al venditore entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto.
Lista degli acquisti:
cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, in modo da essere meno influenzabili dal negoziante. In questo modo ridurrete il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari acquistate anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.
Attenzione ai fondi di magazzino:
la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino di anni e stagioni precedenti.
Occhio ai super sconti:
se l’esercizio pratica sconti superiori al 50%, spesso nasconde merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. È un fenomeno “a rischio” soprattutto i primi e gli ultimi giorni di saldo.
Negozi e vetrine:
ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile”.
Girare e confrontare:
non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
Fiducia:
servitevi presso negozi di cui vi fidate o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
Pagamenti:
nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
Giulia Lenci