Come eliminare i liquidi in eccesso
La ritenzione idrica è una disfunzione molto comune al giorno d’oggi che colpisce circa il 30% delle donne italiane.
Scopriamo quali sono le cause della ritenzione idrica. Dati statistici affermano che il disturbo idrico si riscontra principalmente su individui che non seguono una dieta bilanciata, sana e completa; le abitudini alimentari infatti influenzano moltissimo la condizione della nostra pelle e del nostro organismo in generale, provocando, nel caso specifico, disfunzioni a livello circolatorio e dell’apparato linfatico.
CHE CIBI DEVO EVITARE PER CONTRASTARE IL PROBLEMA?
Limitate l’assunzione di cibi conservati sotto sale come affettati ed insaccati e diminuirne le dosi sulle pietanze. Infatti il principale responsabile è il sodio, contenuto in grande quantità nel sale da cucina, del quale non bisogna mai abusare. Un altro e più pericoloso nemico da evitare è il glutammato, che si trova in un enorme quantità di prodotti di cui facciamo uso quotidianamente, come il dado da cucina, i salumi, i prodotti in scatola, cibi liofilizzati, salse e molto altro ancora.
L’abbondanza di fibre, contenute nella frutta e nella verdura aiutano il deflusso venoso nella zona addominale e sono ricche di vitamina C, responsabile della protezione e fortificazione dei capillari e dei vasi sanguigni.
Bevete molta acqua naturale, possibilmente mezz’ora prima o mezz’ora dopo i pasti, ciò aiuterà la digestione: l’acqua è un ottimo diuretico e vi permetterà di smaltire le tossine e le sostanze in eccesso nell’organismo, migliorando col tempo anche la condizione dei vasi linfatici e sanguigni.
Un altro ottimo alleato saranno le tisane dimagranti, le tisane disintossicanti e gli infusi a base di frutta e verdura, come le tisane a base di finocchio, tarassaco, betulla e gambo d’ananas.
Alimenti consigliati: mirtilli e frutti rossi; Cetrioli; Asparagi; Pomodori; Carciofi; Frutta di stagione; Formaggi molto magri; Cipolla; Anguria; Uva.
Alimenti sconsigliati: sale e alimenti ricchi di sale; Cibi in scatola; Alimenti ricchi di conservanti; Dado da cucina; Non esagerate col caffè; Bevande alcoliche; Cioccolata; Bevande gassate; Cibi fritti; Salse confezionate.
Infine un altro strumento alla portata di tutti per arginare il problema è un sano esercizio fisico giornaliero, mantenere il corpo in allenamento aiuta moltissimo lo smaltimento delle tossine attraverso la sudorazione e ci permette di tonificare il nostro corpo
Risponde la nutrizionista
Salve dott.ssa mi chiamo Donatella e soffro da anni di cellulite, volevo sapere che rapporto c’è tra cellulite e ritenzione idrica?
La cellulite è causata dalla ritenzione idrica, è quindi uno dei primi segnali che il nostro corpo ci fornisce per segnalarci che c’è qualcosa che non va. Normalmente il nostro organismo riesce a liberarsi dei liquidi senza problemi, quando questo non succede è perché è insorto appunto un disturbo ormonale, una patologia, che gli impedisce di funzionare correttamente creando inizialmente la ritenzione idrica che può nel tempo causare anche l’ insorgenza della cellulite. Consumare più frutta e verdura, mantenere una corretta idratazione, ridurre il quantitativo di sale nella propria dieta, sono tutte piccole abitudini che sono fondamentali nel contrasto della ritenzione idrica.Salve Giulia, sono Giusy e in questo periodo ho cominciato a soffrire di ritenzione idrica. Volevo sapere se esistono delle tisane che possono aiutarmi a contrastare questo mio problema?
Si, esistono delle tisane, che puoi acquistare in erboristeria, così dette drenanti che sono un utile supporto contro la ritenzione idrica; ovviamente da sole non bastano a risolvere il problema, devi anche curare l’alimentazione e riprendere a fare attività fisica. Tra le sostanze più utilizzate ci sono fucus, pilosella, centella asiatica, mirtillo, pungitopo, ippocastano, carciofo, linfa di betulla e finocchio. L’unica controindicazione è l effetto delle cosiddette alghe brune contenute in alcune di queste tisane che possono nuocere ai soggetti che hanno patologie alla tiroide. Con questo, consiglio sempre di riferire prima ad uno specialista le proprie patologie per avere le giuste indicazioni.