Nato a: Latina, il 26 gennaio 1950
Lavoro: Operaio presso la Folgor Cavi/Scrittore
Eventi: Premio del Giovedì Marisa Rusconi, per “Mammut” – 1995
Premio nazionale letterario Pisa, per “Palude” – 1996
Premio Napoli, per “Il fasciocomunista” – 2003
Premio Strega, per “Canale Mussolini” – 2010
Premio Acqui Storia, per “Canale Mussolini” – 2010
Premio “Libro dell’anno del Tg1”, per “Canale Mussolini” – 2010
Premio “Asti d’Appello”, per “Canale Mussolini” – 2010
Dante d’oro dell’Associazione studentesca letteraria “Bocconi
d’Inchiostro” – Università Bocconi, per l’opera omnia – 2013
Precedenti esperienze lavorative
I suoi romanzi:
Mammut, Roma, Donzelli, 1994.
(riedito nel 2011 da Arnoldo Mondadori Editore).
Palude. Storia d’amore, di spettri e di trapianti, Roma, Donzelli. 1995
Una nuvola rossa, Roma, Donzelli. 1998.
I borghi dell’Agropontino, a cura di e con Massimiliano Vittori,
Latina, Novecento, 2001.
Guidonia, Pomezia. Città di fondazione, a cura di, Latina, Novecento, 2003.
Elogio del minimo, con Edoardo Albinati e Antonio Pascale,
Napoli, Libreria Dante & Descartes, 2003.
Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi.
Romanzo, Milano, Mondadori, 2003
Viaggio per le città del duce. I saggi di LiMes ed altri scritti, Milano, Terziaria, 2003.
L’autobus di Stalin e altri scritti, Firenze, Vallecchi, 2005.
Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni, Milano, Oscar Mondadori, 2006.
Fascio e martello. Viaggio per le città del duce, Roma-Bari, Laterza, 2008.
Il telefonino, in Anonima Scrittori, Il bit dell’avvenire. Racconti di Baroni, Pascale, Pavolini, Pennacchi e altri, Latina, Tunué, 2009.
Canale Mussolini, Milano, Mondadori, 2010.
Le iene del Circeo. Vita, morte e miracoli di un uomo di Neandertal, Roma-Bari, Laterza, 2010.
Storia di Karel, Bompiani, 2013.
Camerata Neandertal, Baldini&Castoldi, 2014.
CANALE MUSSOLINI PARTE SECONDA
Canale Mussolini è il miglior romanzo degli ultimi dieci anni. Laddove la narrativa svolge la sua doppia funzione, di intrattenimento e conoscitiva. Ma c’è qualcosa di più in quel romanzo, c’è la vita dell’autore che permea di sudore e sangue ogni singola pagina. Ecco, Canale Mussolini Parte seconda ne è il degno seguito.
Citazioni preferite
“Sono disposto a vendere il culo ma non la lingua.”
Recensioni
Dagospia:
Canale Mussolini di Pennacchi dimostra che spesso un bel romanziere vale più di uno storico. Che la «narrazione» può illuminare pezzi di storia scostando le tendine dell’ ideologia; e che il narrare restituisce un profilo umano ad amici e nemici, rossi e neri. Anche il diavolo a volte è un buon diavolo…
Il Giornale:
La lingua di Pennacchi è studiatissima (altro che il romanesco che gli mettono in bocca nelle interviste) sensibile, umoristica e pure quella antirealista: troviamo tra l’altro un Hitler che parla in veneto. La scansione dei tempi narrativi è quasi formulare: accanto a ogni data del romanzo è riportato il santo patrono. Revisionismo quindi? Anche. Ma il pandant è una sorta di realismo magico che vuole suggerire un destino (vale a dire una verità), a mezzo contraddizioni. Dio salvi la narrazione, o storytelling che dir si voglia.
LQlatinaquotidiano.it:
Con la seconda parte di Canale Mussolini Antonio Pennacchi accetta la sfida di far rivivere ancora tramite la famiglia Peruzzi gli anni difficili della ricostruzione, un periodo cruciale per l’Italia che attraversa il passaggio verso la forma di repubblica democratica.
Richieste di amicizia
Elio Germano
Lorenzo Pavolini