La medicina di base si trasferisce presso i locali dello “Spolverini”
Comunicato stampa
La medicina di base di Ariccia si è trasferita a febbraio allo Spolverini. È stato infatti firmato il 19 gennaio il Protocollo d’intesa tra la Direzione della Asl Rm/H nelle persone del Direttore Generale Fabrizio D’Alba, del Direttore Sanitario Narciso Mostarda, il Sindaco del Comune di Ariccia Emilio Cianfanelli e i medici di base e i pediatri di Ariccia nord che conclude l’iter partecipato che, attraverso la mediazione dell’Amministrazione di Ariccia, porterà i Medici di Medicina Generale del nostro comune a trasferirsi, tutti insieme, nei locali dell’Ospedale “Luigi Spolverini”. Con la firma avvenuta presso la Direzione generale della Asl prende vita l’accordo che prevede l’utilizzo degli spazi del piano terra (entrata Cup) negli studi recentemente ristrutturati e pronti a recepire la nuova mission del nosocomio di Ariccia che, all’indomani dell’apertura del “Nuovo Ospedale dei Castelli Romani”, sempre più diventerà presidio territoriale di sanità. “E’ una giornata importante – affermano soddisfatti l’Assessore e medico di base Ugo Piccarreta e il Sindaco Emilio Cianfanelli – per l’offerta di salute sul nostro territorio. L’Amministrazione di Ariccia che mette a disposizione i locali di sua proprietà (ma che considera in generale la struttura ospedaliera come naturale sede di continuità socio-sanitaria), ritiene che questa operazione, che potrebbe aprire un precedente virtuoso anche nei Comuni limitrofi, sposta il baricentro della sanità delle nostre comunità dall’ospedale al territorio (lasciando all’ospedale, quindi, lo spazio per la sua missione: la fase acuta della malattia) mettendo il primo mattone per la razionalizzazione del sistema e affidando ai medici di famiglia il ruolo che a loro compete nella cura e nella prevenzione delle malattie e alleggerendo il carico di accessi, non di rado impropri, ai pronto soccorso di zona. Questo non è un mero trasferimento di studi medici ma è l’inizio di una rivoluzione in termini, che porrà al centro l’azione della medicina generale che saprà farsi carico delle fragilità e delle cronicità presenti nella nostra comunità”.
L’elemento di novità è rappresentato dalla disponibilità della Asl a sostenere la buona qualità del lavoro dei medici mettendo a disposizione strumenti di supporto importanti quali: un ambulatorio infermieristico, l’utilizzo di apparecchiature di base per la diagnosi come l’Ecografo, la radiologia convenzionale e alcuni test ematologici di primo livello oltre alla graduale integrazione dell’offerta specialistica della struttura che già oggi annovera la neuropsichiatria, la diabetologia e la fisiatria. Insomma un primo e consistente passo verso un’offerta sanitaria più orientata verso i bisogni dei cittadini con alla base un più razionale utilizzo delle risorse e degli spazi e una più ampia collaborazione tra figure mediche in uno stessa struttura