Nato a: Roma, 25 settembre 1966
Lavoro: Scrittore
Eventi: Nel 2007 vince il Premio Strega col romanzo Come Dio comanda (Mondadori)
Precedenti esperienze lavorative: I suoi romanzi: “Branchie”, 1994 Torino, Einaudi; “Ti prendo e ti porto via”, Milano, Mondadori; “Io non ho paura”, Torino, Einaudi, 2001; “Come Dio comanda”, Milano, Mondadori, 2006; “Che la festa cominci”, Torino, Einaudi, 2009; “Io e te”, Torino, Einaudi, 2010 I suoi racconti: “Seratina”, scritto con Luisa Brancaccio, nella raccolta collettiva Gioventù cannibale, Torino, Einaudi, 1996; “Fango”, Milano, Mondadori, 1996; “Alba tragica”, nella raccolta collettiva Tutti i denti del mostro sono perfetti, Milano, Mondadori, 1997; “Enchanted Music & Light Records”, scritto con Jaime D’Alessandro, nella raccolta collettiva Il fagiano Jonathan Livingston. “Manifesto contro la new age”, Roma, Minimum Fax, 1998; “L’amico di Jeffrey Dahmer è l’amico mio”, nella raccolta collettiva Italia odia, Milano, Mondadori, 2000; “Sei il mio tesoro”, nella raccolta collettiva Crimini, Torino, Einaudi, 2005; “Giochiamo?” Due racconti letti dagli autori, con Antonio Manzini, Milano, Mondadori, 2008; “Il momento è delicato”, Torino, Einaudi, 2012.
Anna
Con Anna Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la «vita non ci appartiene, ci attraversa.
Citazioni preferite
Solo chi ha paura muore facendo stronzate come camminare su un ponte. Se a te di morire non te ne frega niente puoi stare tranquillo che non cadi. La morte se la piglia con i paurosi.
Recensioni
L’UNITA’
Niccolò Ammaniti ha uno straordinario talento nel mischiare diversi linguaggi “pop”. Flirta con la letteratura di genere e i fumetti, è incline ad una rappresentazione vivida e schietta (quasi da videogioco) della violenza, procede in modo non lineare, per piani sfalsati, attraverso storie che si incastrano come in un montaggio cinematografico. Tutto questo mantenendo una prosa semplice ed essenziale, e allo stesso tempo dando la continua sensazione di avere un lessico fortemente coerente; caratterizzato dall’essere sì crudo, a volte truculento o disturbante, ma sempre in maniera colorata, tonda, viva.
LA STAMPA
Questo nuovo romanzo, Anna, conferma una capacità non comune di raccontare il passaggio dall’essere bambini al non esserlo più: le trasformazioni, le paure – un paesaggio avventuroso e fitto di pericoli che qui diventa una gigantesca metafora. Anna ha tredici anni, attraversa uno spazio apocalittico – una Sicilia di ruderi e di cani randagi – in cerca di Astor, il fratellino rapito: deve sopravvivere in un mondo colpito da un virus che uccide gli esseri umani ai primi segni della pubertà. Un virus, insomma, che fa fuori gli adulti. I bambini, da soli, come se la cavano? Come resistono? E Anna, che è a un passo dalle prime mestruazioni? L’idea è molto bella; l’ostinazione di Anna, il cuore del romanzo.
CORRIERE DELLA SERA
È Anna il nuovo nome di Niccolò Ammaniti e da oggi detiene il suo cuore narrativo. Non esistono altri battesimi, l’autore sceglie queste quattro lettere per concepire la protagonista di un romanzo che racchiude tutti i suoi romanzi. Pesa su di lei, su questa ragazzina di tredici anni, il patrimonio di uno scrittore senza confini che affronta la sua storia più intima. Ma anche la più crudele.
Richieste di amicizia
Aurelio Picca
Raul Montanari