Velletri: l’ex Convento del Carmine

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Velletri: l’ex Convento del Carmine

Comunicato stampa.

Casa della Cultura e della Musica.
La rimozione delle impalcature inizia a dare la cifra dei lavori che hanno interessato la riqualificazione di uno degli edifici di maggiore pregio della Città di Velletri: l’ex Convento del Carmine. L’edificio seicentesco che in passato ha avuto funzione, oltreché di convento, anche di caserma e più recentemente di ufficio pubblico, oggi diventa il luogo centrale delle culture e della musica.
Andiamo con ordine partendo dallo stato dei lavori che sono pressoché completati e che hanno interessato la struttura, gli spazi interni, il giardino e, soprattutto gli affreschi. Su questi ultimi arrivano notizie molto interessati e non solo per gli appassionati. Era già nota la provenienza di alcuni affreschi realizzati per mano di Gaspard Dughet, noto pittore italiano di origine francese vissuto nel diciassettesimo secolo e dello sfortunato Antonio Paticchi promessa dell’arte del diciottesimo secolo morto improvvisamente in giovanissima età. Pare che accertamenti più specifici eseguiti in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma abbiamo individuato altre due mani, dunque ancora molto c’è da scoprire nelle meraviglie che adornano l’edificio.
La prima attività che sarà trasferita è la biblioteca comunale, il trasloco è già in moto, saranno sfruttate le vacanze per il completamento del lavoro, entro il 20 gennaio 2016 è prevista la riapertura della biblioteca nella nuova e prestigiosa sede. I locali destinati alla biblioteca sono ubicati sul primo piano dell’edificio e suddivisi per fasce di età, ci sarà molto più spazio e anche una maggiore qualità dell’offerta oggi limitata per i noti motivi strutturale dell’attuale sede. Su tutti la disponibilità di due ascensori elimina definitivamente le barriere architettoniche.
Gli arredi sono in arrivo e saranno installati nei primi giorni di gennaio, una scelta progettuale dettata anche dalla specificità del materiale installato che deve essere compatibile con il luogo si a per design che per funzionalità. Una curiosità, le poltrone della sala polivalente sono state progettate direttamente dalla “Poltrona Frau” con capacità di fono assorbenza specifica per il locale della ex chiesa del Carmine.
Nel piano ammezzato sono stati ubicati gli uffici amministrativi della struttura mentre nell’ala Ovest le sei sale polifunzionali distinte con capacità di ospitare fino a 20 persone.
Il giardino sarà un fiore all’occhiello della struttura, circa tremila metri quadri ospiteranno luoghi d’incontro e di fruizione dei servizi in armonia con il paesaggio che sa quella rupe è superbo. Una “disputa” culturale sta definendo le piante di alto fusto da installare, si propende per degli aceri ma non è ancora detta l’ultima parola.
Il costo complessivo del restauro è stato di 3.590.000 euro, grazie al finanziamento comunitario e a una piccola parte stanziata dall’amministrazione, rispetto alla progettazione iniziale sono state necessarie delle varianti imposte da Sovrintendenza, la principale una modifica strutturale all’interno della chiesa per ricostruire una sorta di volta che riprende la forma originale, realizzata con struttura in acciaio e pannelli acustici fono assorbenti.
Lo stanziamento aggiuntivo dell’amministrazione è stato destinato agli arredamenti e per il miglioramento del sistema d’illuminazione dell’intera struttura mediate un sistema Led ad alto risparmio energetico. Va ricordati che l’edifico è stato progettato in bio architetture con canalizzazione del calore verso i piani superiori, raffrescamento naturale. Sistema di climatizzazione a basso consumo e alta efficienza VRF (verificare).
«Per dirla con un termine di moda, molti “gufi” – ironizza il Sindaco di Velletri Fausto Servadio – non avrebbero scommesso un centesimo che il Convento del Carmine tornasse nelle disponibilità dei cittadini. Un lavoro complesso che ha richiesto impegno e intelligenza per giungere a conclusione. Manca veramente poco, seguo quotidianamente i lavori per garantire che le migliori aspettative siano soddisfatte; consegniamo ai giovani una struttura moderna incastonata in un gioiello dell’architettura cittadina che lascerà tutti a bocca aperta. I primi a utilizzarla saranno i ragazzi che utilizzano della Biblioteca comunale che a breve avvierà le procedure di trasloco. I tanti spazi polifunzionali saranno la cornice per le migliori iniziative culturali. Ringrazio quanti hanno lavorato con dedizione, il personale del Comune, le ditte, i progettisti, tutti… anche se una menzione speciale la merita l’architetto Maurizio Sollami, dirigente comunale e responsabile del procedimento, che ha profuso il massimo impegno per giungere a questo straordinario risultato”.

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