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Girovagando per la rete

La Polaroid si evolve nel mondo del digitale
Era il 26 novembre del 1948 quando venne posta in commercio, per la prima volta, quella che sarebbe stata la rivoluzione più importate della fotografia: la polaroid. Prima macchina fotografica a sviluppo immediato, la polaroid segnò un passo fondamentale nella storia della fotografia prima dell’avvento del digitale. Nel 2015 la polaroid rivive in una stampante pensata proprio per gli smartphone, grande, o per meglio dire, piccola come un Iphone. Ricarica USB, modalità bluetooth per la connessione con lo smartphone, display da 4.7 pollici, sono solo alcune delle caratteristiche della Zip Instant Photo Printer, così è chiamata la nuova versione della polaroid. Per ottenere la stampa delle foto basta inserire una speciale carta dedicata contenente cristalli di colore, attendere per circa un minuto e… foto fatta! Unica pecca? Le stampe non sono poi molto grandi e non fedelissime rispetto alla tradizionale stampa ad inchiostro; poco importa però se vogliamo divertirci a tenere a portata di mano i ricordi dei nostri momenti più belli. E allora che aspettate? Fate un bel sorriso e 3,2,1… CHEESE!

WhatsApp su PC per utenti Iphone
La versione web di WhatsApp finalmente è arrivata anche per gli utenti Iphone. Mentre la versione per Android, Windows Phone e Blackberry era disponibile già a gennaio, il rilascio di quello per IOS tardava ad arrivare. D’ora in avanti anche agli utenti Iphone basterà accedere tramite il dispositivo cellulare all’applicazione e selezionare la voce “WhatsApp web”, poi collegarsi tramite PC al sito https://web.whatsapp.com/, ed infine inquadrare con l’Iphone il codice QR visualizzato sulla pagine web. In questo modo rimarrete sempre in contatto con tutti i vostri amici, comodamente, anche se siete al PC.

Quando il pollice di Google si fa verde
Arriva da Google un nuovo progetto tutto dedicato al mondo delle energie rinnovabili. Volto a calcolare il potenziale di energia solare, il progetto di Google “Sunroof” offre informazioni dettagliate sulla disponibilità di luce del sole sul tetto di ogni abitazione e su quanto sarebbe il risparmio dell’utente se installasse pannelli solari. Analisi veritiera, spiega Google, è quella che Sunroof è in grado di offrire: non solo prende in considerazione eventuali zone di ombra, presenza di alberi o strutture attigue all’abitazione, ma baserà i suoi calcoli anche sulla nuvolosità media del luogo. Per permettere l’elaborazione dei dati Sunroof sfrutterà una parte del database di Maps: in questo modo l’utente può informarsi sul risparmio che otterrebbe anche confrontando possibili opzioni di acquisto dei pannelli: comprandoli, noleggiandoli o chiedendo un prestito. Una vera e propria novità per un mondo che ha necessità di adottare politiche sempre meno aggressive nei confronti dell’ambiente e volte dal risparmio energetico. Attualmente Sunroof copre solamente tre aree degli Stati Uniti: Fresno, Boston e la San Francisco Bay Area, ma, l’obiettivo di Google è di riuscire ad estenderlo ben presto anche ad altre città.

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