Intervista a Ettore Bassi

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Intervista a Ettore Bassi

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Ettore Bassi è un famoso attore italiano noto al pubblico per il ruolo del maresciallo Andrea Freddi interpretato nella serie Tv Carabinieri, ma, nel corso della sua carriera, ha interpretato diversi ruoli nel mondo della televisione e del cinema, e anche del teatro.
L’ho incontrato al Teatro Artemisio Gian Maria Volontè dove ho avuto il piacere di vederlo recitare nella commedia “Mi amavi ancora…”.
Ha uno sguardo intenso e magnetico, è stato difficile concentrarmi
sulle domande.
In una tua recente intervista hai raccontato di aver attraversato un periodo molto brutto che ti ha cambiato profondamente. Come è il “nuovo” Ettore Bassi?
Più che periodo brutto, preferisco chiamarlo periodo complesso.
Ad un certo punto la mia vita aveva assunto una piega che non andava bene e ho dovuto prendere delle decisioni importanti per raddrizzarla. Infatti sto piano piano tornando alla normalità, molto più armonica di prima.
Tu hai tre figlie. Il ruolo che svolgono i papà nella vita delle figlie femmine è molto importante e prezioso. Come è il tuo rapporto con loro?
È un rapporto di grande affetto, di dialogo. Cerco di essere una sponda che c’è, ma non come amico; io non credo nel “genitore amico”. Perché un genitore deve dare delle regole, cioè deve saper dire di no. Ed il modo con cui lo dice fa la differenza, in maniera complice e ragionata.
Hai girato tanti film di successo, qual è quello che ti è rimasto nel cuore?
Diversi, e tutti per diverse ragioni. “Carabinieri” per affetto perché è stato il mio primo successo importante che mi ha regalato tante emozioni. Anche quando ho interpretato Beppe Moscati, perché aveva un ruolo che mi ha regalato tanto. “Nati ieri”, una serie purtroppo che non ha avuto molto successo nella quale interpretavo il ruolo di un pediatra in ospedale, è stato un ruolo al quale mi sono affezionato da subito. San Francesco, perché per me è stato un onore interpretare un’icona di così vasta importanza.
Lo stesso “Commissario Rex”, dove ho dovuto modificare molte cose, ha dovuto fare un grosso lavoro di impostazione di un personaggio inventato e rimasto sulla carta.
Sempre da qualche parte ho letto che insegni recitazione. Quali sono secondo te le caratteristiche che un bravo attore deve avere?
Ai ragazzi io dico sempre una cosa: fare gli attori è un discorso di umiltà e generosità. Perché il ruolo dell’attore per la gente è fondamentale. Attraverso il suo dolore, deve riuscire a rappresentare il dolore di tutti;
quindi a dare la speranza che come sul palco questi dolori vengono espiati, anche in vita ci si può riuscire. Quindi il punto è che un attore deve comprendere questo meccanismo e dedicarcisi totalmente. Dimenticando sé stesso.
Ecco perché, ai ragazzi, ricordo sempre che se il loro pensiero sulla recitazione va ai fan che ti bussano nel camerino o al successo, di
cambiare strada. Il successo non è altro che la conseguenza dell’onestà e sincerità applicata alla recitazione.
Come mai hai deciso di “farla finita” con la fiction “La Porta Rossa”?
Non l’ho deciso io purtroppo. Sono stato felicissimo di parteciparvi e chissà, non essendoci la fine, mai dire mai.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ci sono diversi progetti, ad esempio, ho un altro spettacolo in programma:
“L’Attimo Fuggente”, siamo i primi a portarlo fuori dagli Stati Uniti. Abbiamo tutti i diritti originali del film e siamo orgogliosi di questo bellissimo progetto.
C’è anche il mio monologo sul “sindaco pescatore”, un bellissimo testo che interpreto e di cui vado molto fiero.

Amiamo concludere le nostre interviste con un vizio, una virtù e un
desiderio.
Il vizio è che sono pigro, una virtù è che sono pigro, e un desiderio è di essere sempre più pigro.

BIOGRAFIA
Ettore Bassi nasce a Bari il 16 aprile del 1970.
La sua prima apparizione televisiva risale al 1991, quando partecipa al
programma tv “Piacere Rai Uno” tra i ragazzi immagine del pubblico. I
suoi intensi occhi azzurri, la sua faccia pulita da bravo ragazzo, lo splendido
sorriso, il suo fisico asciutto e muscoloso quanto basta, la naturalezza
con cui si pone davanti al pubblico e alle telecamere, gli permettono
di sfilare coperto da un costumino aderente al concorso “Il Più Bello
d’Italia” (1992), condotto da Patrizia Rossetti su Rete4, che consegnerà
a Bassi la fascia di Miglior talento” in gara. Nel 1993 firma il suo primo
contratto con la RAI per il programma per bambini “La banda dello Zecchino”,
in onda tutte le domeniche mattina. Successivamente entra a far
parte del cast della miniserie per la televisione “Italian Restaurant” per
la regia di Giorgio Capitani. Da quel momento diventa per i telespettatori
italiani un volto familiare e inizia così a partecipare a fiction che
ottengono un immediato successo ai dati auditel: ad esempio nel 1996
lo troviamo ne “I ragazzi del muretto 3”, e nel 1998 affianca Gigi Proietti ne “Il Maresciallo Rocca”. Dal 2002 al 2005 ricopre il ruolo del maresciallo
Andrea Ferri nella serie televisiva andata in onda su Canale 5 “Carabinieri”,
diventando un attore di punta della televisione italiana. Nel 2003 vince il “Telegrolla d’Oro” come Miglior Attore di una fiction televisiva. Cominciano
anche a giungere sulla sua scrivania i primi copioni cinematografici.
Il 2000 è l’anno del suo primo lungometraggio: la commedia “Quello che le ragazze non dicono” di Carlo Vanzina e due anni più tardi si trova nel cast del poco riuscito “La regina degli scacchi” di Claudio Florio. Nel 2007 interpreta il ruolo di Francesco D’Assisi nella miniserie “Chiara e Francesco” di Fabrizio Costa, andata in onda su Rai Uno, ottenendo un grandissimo successo. Nel 2009 è diretto da Paolo Bianchini nel film tv “Mal’Aria”, in cui interpreta il giovane medico Carlo Rambelli.
Nel 2012 e nel 2013 lo vediamo impegnato sul set della serie TV “Rex”,
ormai alla sua quinta stagione, mentre nel 2014 è al cinema con Maldamore”
di Angelo Longoni. Nel 2017 partecipa al ficition di Rai1 ideata da
Carlo Lucarelli “La porta rossa”.

Ottavia Lavino

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