Nato a:
Napoli nel 1980
Titolo di studio:
Laurea presso l’Orientale di Napoli
Lavoro:
Giornalista di cronaca nera resso il Corriere del Mezzogiorno e il Mattino
Eventi:
Cura la rubrica Nella testa di lui su “Donna Moderna” e collabora con “Class”.
Precedenti esperienze lavorative
Ha lavorato per giornali e trasmissioni televisive occupandosi principalmente di cronaca nera. I suoi racconti e articoli sono pubblicati nelle pagine culturali di Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Satisfiction, Corriere del Ticino, L’Unità. Per Guanda ha pubblicato “Nel nome dello Zio” (2012) e Voglio solo ammazzarti (2013). Del 2014 è L’Assassino non sa scrivere.
L’INNAMORATORE
Senza mai abbandonare la sua ironia e quel tocco di giallo che hanno lo hanno reso celebre, Piedimonte si mette in gioco: la sua penna è incisiva, elegante e mai banale e questa volta dà origine ad un romanzo che non vuole dare risposte, ma piuttosto porre domande con un finale che resta emotivamente aperto al dubbio.
Citazioni preferite
“Le idee le lascio sedimentare, spesso mi diverto a guardarle deperire: quelle che sopravvivono meritano di essere sviluppate”.
(S. Piedimonte)
Recensioni
Io Donna:
Senza abbandonare la sua immancabile ironia e quel tocco di giallo che ha reso celebre l’autore, Piedimonte questa volta si mette in gioco e lascia parlare i sentimenti. L’amore è al centro di questo romanzo intimo e profondamente “vissuto”, ma non c’è solo l’amore tra uomo e donna, c’è soprattutto ricerca dell’amore mancato, dell’amore per sé e di sé, che Ivan – come un moderno Ulisse che vorrebbe tornare alla propria Itaca – instancabilmente cerca in ogni donna. Guardare l’amore riflesso negli occhi dell’altro significa vincere una sfida con se stessi e sentirsi autorizzati a vivere.
The Huffington Post:
Al suo quarto romanzo, Stefano Piedimonte ci offre, con questo tema, molti spunti di riflessione sull’amore, la sua caducità, la sua consistenza e non solo, portando avanti la narrazione con una scrittura molto bella, sicura, capace di svelare un misfatto attraverso dialoghi sempre verosimili e mai scontati, ma anche in grado di abbandonarsi a qualche scorcio poetico, come quando Ivan parla di Soraya e il lettore non dubita della sua sincerità.
Latina Quotidiano:
Con la seconda parte di Canale Mussolini Antonio Pennacchi accetta la sfida di far rivivere ancora tramite la famiglia Peruzzi gli anni difficili della ricostruzione, un periodo cruciale per l’Italia che attraversa il passaggio verso la forma di repubblica democratica.
La Stampa:
Stefano Piedimonte lascia a briglia sciolta il suo noto umorismo partenopeo rivelandosi anche un raffinato conoscitore delle donne. Battute taglienti e profondità psicologica incanteranno il lettore che non potrà che provare una grande empatia nei confronti di questo seduttore nostrano a pagamento.