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30 Marzo 2016
Salute e benessere
30 Marzo 2016

Olio di Krill

Una nuova e preziosa fonte di omega3 dai mari del nord

GambassiL’olio di Krill si ricava da piccolissimi crostacei che vivono soprattutto nelle acque fredde dell’Antartico. In norvegese, krill significa «cibo di balena»; questi minuscoli gamberi, infatti, sono il cibo di pinguini, balene e calamari. L’olio di Krill è oggetto di numerosi studi scientifici per le sue proprietà antiossidanti.
E’ un olio rosso scuro, con una composizione diversa da quella del più comune olio di pesce, che ne aumenta il valore salutistico. L’olio di Krill è noto per il suo alto valore nutrizionale, e per le sue proprietà. E’ ricco, infatti, di acidi grassi omega 3, omega 6 e omega 9, fosfolipidi, acido docosaesaenoico (DHA), acido eicosapentaenoico (EPA) e astaxantina, un antiossidante 2 volte più potente del betacarotene e della zeaxantina. Inoltre, fornisce in quantità discrete anche le vitamine A, D ed E.
Come tutti i prodotti a base di omega3, l’olio di krill può avere un impatto positivo e terapeutico nei soggetti che:
• non introducono quantità di omega3 sufficienti con la dieta;
• presentano condizioni cliniche caratterizzate da infiammazione cronica e sistemica (come la sindrome metabolica o le malattie infiammatorie croniche intestinali);
• sono soggetti che soffrono di ipercolesterolemia o/e di ipertrigliceridemia;
• ipertesi o a rischio di ipertensione;
• diabetici o iperglicemici.
Recentemente è stato dimostrato che questo olio possiede delle potenzialità maggiori rispetto agli oli di pesce, comunemente utilizzati come fonte di omega3 (ω-3) nella prevenzione cardiovascolare.
Per quanto riguarda la funzione principale degli acidi grassi polinsaturi omega-6 è quella di abbassare la colesterolemia, riducendo i livelli nel sangue di LDL (detto colesterolo “cattivo”). Questo beneficio, tuttavia, è in parte attenuato dal fatto che gli stessi acidi grassi omega-6 riducono anche il colesterolo “buono” HDL. Invece gli acidi grassi polinsaturi omega-3, abbassano i livelli plasmatici di trigliceridi e possiedono un’importante azione antitrombotica. Ecco perché assume fondamentale importanza l’equilibrio tra questi due acidi grassi, importanti per la prevenzione e il trattamento di patologie coronariche, ipertensione, diabete di tipo 2, disordini immunitari e infiammatori.
Iniziamo col precisare che, nonostante il rapporto tra omega3 ed omega6 dell’olio di krill sia di 15:1 contro il 3:1 di un olio di pesce comune, e che il relativo potenziale di assorbimento sia migliore del 10%, il quantitativo di antiossidanti è superfluo, almeno per quanto riguarda i fabbisogni nutrizionali, e potrebbe essere svolta senza problemi anche nell’olio di salmone o di fegato di merluzzo.
Risultati così promettenti sono alla base dell’introduzione sul mercato di integratori e pillole a base di questo olio e assumono particolare rilevanza se si considera l’azione che questo prodotto ha a livello antinfiammatorio e antiossidante. Inoltre, l’olio di Krill riduce il colesterolo e di trigliceridi, favorisce il colesterolo buono e riduce gli zuccheri nel sangue come prevenzione di dislipidemie e obesità, noti fattori di rischio cardiovascolare.
La capacità dell’organismo di sintetizzare i derivati omega-6 ed omega-3, come del resto molte altre funzioni biologiche, tende a calare con l’avanzare dell’età.
Si consiglia di integrare l’ olio di krill solo se necessario, ad esempio in caso di alimentazione scorretta o in presenza di malattie dismetaboliche che possono incidere negativamente sullo stato di salute innalzando il rischio di compromissione cardiovascolare (aterosclerosi, trombosi, ictus ecc).

Salve dottoressa sono Paolo, volevo sapere se questi integratori hanno anche delle controindicazioni
Salve a te Paolo, consiglio, prima di utilizzare l’olio di Krill, di consultare un medico, poiché non è esente da effetti collaterali. Chi soffre di allergie al pesce o ai crostacei deve assolutamente evitare questo prodotto. Inoltre, è bene prestare la massima attenzione alle eventuali interazioni con alcuni farmaci, è risaputo, infatti, che gli acidi grassi omega-3 devono essere assunti con prudenza da parte di quei soggetti che prendono farmaci per fluidificare il sangue.

Ciao Giulia sono Sara e ho 40 anni, ho sentito dire che l’olio di Krill ha diverse proprietà oltre quella di protezione per le malattie cardiovascolari.
E’ vero?
Ciao Sara, si è vero, infatti, oltre all’azione principale di protezione cardiovascolare, riconosciamo altre proprietà tra cui:
• rinforza il sistema immunitario, in questo modo il corpo è meno vulnerabile all’attacco dei virus e delle malattie in generale;
• migliora le capacità cognitive favorendo la concentrazione e la memoria;
• combatte l’invecchiamento, rendendo la pelle sana e luminosa, e prevenendo la formazione delle rughe;
• allevia i dolori connessi all’artrite grazie alle sue proprietà antinfiammatorie;
• Protegge il sistema nervoso centrale e il cervello dall’attacco dei radicali liberi, protegge la pelle e gli occhi dalle radiazioni UV grazie alla presenza dell’astaxantina;
• combatte lo stress e migliora le condizioni di pelle e capelli, alleviando anche la sindrome premestruale grazie agli omega 3 e agli omega 6.

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