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Chiusura dell’unità di neuropsichiatria infantile a Genzano Il sindaco scrive al direttore generale della Asl

Si chiede di riprendere il servizio anche dopo l’attivazione del centro vaccinale unico del Distretto

Comunicato stampa

A seguito della chiusura dell’unità di neuropsichiatria infantile di Genzano e dello spostamento del servizio all’ospedale di Albano, il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, ha scritto al direttore generale della Asl, Fabrizio D’Alba e al direttore sanitario Narciso Mostarda per chiedere di rivalutare la decisione per garantire un servizio efficiente ai cittadini. “Pur comprendendo le difficoltà e la necessità di ottimizzare le risorse sono a far notare che la riorganizzazione, così come è stata attuata, riduce notevolmente il servizio per i cittadini del nostro comprensorio allungando ancor di più le liste di attesa: basti pensare, ad esempio, che l’unità di neuropsichiatria infantile di Genzano (che serviva anche i Comuni di Ariccia, Lanuvio e Nemi) era attiva tutti i giorni e aveva una lista di attesa di circa un anno, mentre l’unità di Albano pur avendo assorbito oggi un ulteriore numero di utenti riceve soltanto per tre giorni a settimana, garantendo inoltre soltanto la presenza del medico neuropsichiatra senza l’ausilio di un assistente sociale. Vista la situazione, crediamo quindi sarebbe opportuno riattivare il servizio nell’ospedale “De Santis” di Genzano, considerato anche che proprio pochi giorni fa il nostro presidio è divenuto inoltre sede del Centro vaccinale unico del Distretto”.

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