Iniziano le danze, per adesso in sordina ma le armi si stanno affilando
Il dibattito politico, in vista delle elezioni amministrative di primavera, sta iniziando ad animare le forze politiche di Genzano di Roma. La novità più rilevante viene dal fronte Pd che ha certificato il contrasto interno con un nuovo commissariamento che accompagnerà i democratici fino alla scadenza elettorale. A ricoprire il ruolo di commissario è stato chiamato il “cugino” veliterno Luca Masi, vice segretario del Pd provinciale, che avrà subito da dipanare la vicenda primarie con la costituzione dell’albo degli elettori per le primarie, una novità che proprio dalla provincia di Roma dovrebbe contaminare tutta l’Italia. Tuttavia le primarie erano già argomento di discussione da diversi mesi, da quando il sindaco Flavio Gabarrini aveva dichiarato la sua disponibilità alla consultazione. Va ricordato che il Partito democratico è ancora alle prese con la frattura del 2011 quando arrivò spaccato all’elezioni dopo una lunga e tormentata discussione proprio sull’opportunità di fare le primarie con un sindaco uscente al primo mandato. In attesa di capire come si evolverà la vicenda in casa Pd gettiamo lo sguardo nelle forze politiche avversarie. Nel centro destra non sembrano emergere particolari proposte, la sparuta compagine consiliare si barcamena in azioni ideologiche poco incisive nel panorama politico genzanese abituato più a cogliere la litigiosità nella consolidata maggioranza di centro sinistra che non alle proposte del centro destra. Resta l’incognita del Movimento a 5 stelle che è forte del vento in poppa su scala nazionale ma che fatica nelle elezioni comunali come hanno dimostrato i dati in tutta Italia nella recente tornata. Anche la rappresentate al Senato della Repubblica è più famosa per le sue gaffe che per l’appartenenza territoriale. Al momento pare che sia più la paura degli altri che la forza dei grillini a condizionare il dibattito politico locale. Last but non list i movimenti civici e le associazioni che di certo non resteranno a guardare e vorranno dare il loro contributo in forme, più o meno, organizzate. Questa pare un’incognita successiva alle lacerazioni che hanno interessato alcuni gruppi che sono nella difficile fase del confronto che anticipa la stagione elettorale. Non si escludono sorprese di qualche “discesa in campo” (o ri-discesa), per ora si vedono solo le ombre dietro le tende di qualcuno che sta curiosando; per rimanere nella metafora… se sono rose fioriranno.