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Fisco

Nel 2016 la pressione fiscale allenterà la morsa Ecco tutte le novità

Nonostante le rassicurazioni di governo e Confindustria, la domanda dei consumatori e contribuenti è sempre la stessa: si risparmierà veramente?
Tante sono le novità fiscali che riguardano gli italiani nel 2016. Confindustria, Banca d’Italia e Governo cercano di rassicurare i contribuenti e i consumatori, affermando che nel 2016 la pressione fiscale diminuirà dello 0,6 % soprattutto grazie alla riduzione delle imposte sugli immobili. Nel 2015, infatti, l’incidenza di imposte, tasse, tributi e contribuiti previdenziali sul Pil si è attestata al 43,7%, mentre per l’anno in corso dovrebbe scendere al 43,1%. Senza dubbio le tasse sono una onere difficile da sopportare, soprattutto in un periodo di crisi. A tal proposito le previsioni per il 2016 sono abbastanza ottimiste e prevedono una crescita del Pil di circa un 1,6%, secondo la stima del governo. Vediamo nel dettaglio le novità relative alla diminuzione della pressione fiscale.

Tutto sulla casa: addio alla Tasi e altre novità a partire dal 2016
In attesa della riduzione dell’Ires dal 2017 e nella speranza che il Governo mantenga la promessa di ridurre l’Irpef dal 2018, i contribuenti italiani beneficiano, in particolar modo, dell’abolizione della Tasi sulla prima casa e della cancellazione dell’Imu sugli imbullonati e sui terreni agricoli. Questo è poco ma sicuro, nel 2016 la Tasi non si pagherà più. La Legge di Stabilità, come da previsioni e come promesso da Matteo Renzi, ha inserito l’abolizione della tassa che colpiva le abitazioni principali, quelle in cui il proprietario ha la residenza con il proprio nucleo familiare. Tutto questo ad esclusione di quegli immobili che in catasto sono classificati come abitazioni di particolare pregio o lusso. Novità importante anche per le case concesse in comodato d’uso ai figli: in questo caso l’imposta è ridotta del 50% a condizione che colui che concede l’immobile al figlio abbia già una prima casa e che il contratto di comodato sia registrato. Anche l’IMU ha subito una riduzione importante poiché viene eliminata quella sui terreni agricoli e viene ridotta del 25% quella dovuta sugli immobili concessi in affitto a canone concordato. Per rilanciare il mercato immobiliare c’è la conferma anche per il 2016 delle agevolazioni del 50% e del 65% per ristrutturazioni ed interventi di riqualificazione energetica per gli immobili. Viene agevolata, per chi compra casa dall’impresa costruttrice, l’IVA sul prezzo di acquisto, il cui 50% può essere detratto nel 730 o modello Unico in 10 rate annuali. Anche il bonus mobili è stato confermato, anzi, esteso alle coppie di fatto sotto i 35 anni.

Dichiarazione dei redditi
Manca poco al lancio della nuova stagione delle dichiarazioni dei redditi. Lo scorso anno va in archivio e sarà ricordato come il lancio sperimentale del 730 semplificato o precompilato e dopo la sperimentazione 2015, nel 2016 i contribuenti troveranno il vero e proprio precompilato, con le spese sanitarie già inserite nel 730, così come le spese per l’Università dei figli o le spese funebri. Oltre che il 730, il Fisco si prepara a rendere precompilato anche il Modello Unico Persone Fisiche. Dal punto di vista dei rimborsi, se superiori a 4.000 euro, saranno le Entrate ad erogarli e non più il datore di lavoro con la busta paga.

Canone Rai: ridotto e in bolletta
Scende il canone Rai da 113,50 a 100 euro, ma ancora più importante è il pagamento, rateale e compreso nella bolletta energetica. Nel 2016 la prima rata, che sarà di 70 euro, sarà caricata a luglio.

Luce e gas e altre imposte
Un sospiro di sollievo per le tasche delle famiglie italiane? È quello che sembra prefigurarsi con l’aggiornamento delle tariffe da parte dell’Authority per l’energia. All’orizzonte, secondo l’autorità di settore, si prefigura un doppio ribasso per le bollette di luce e gas. Per la famiglia-tipo, la bolletta dell’elettricità segna un calo dell’1,2%, mentre quella del gas una riduzione del 3,3%, con risparmi complessivi nei 12 mesi per quasi 60 euro. Dal 1° gennaio, inoltre, scatta la riforma del sistema di tariffazione dei consumi energetici. Le modifiche in arrivo prevedono un graduale abbandono della struttura progressiva delle tariffe e degli oneri elettrici, in cui il costo unitario del Kwh cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi. Al termine del processo, strutturato in 3 anni, la tariffa di rete e gli oneri di sistema, pari a oltre il 40% della bolletta, saranno uguali per tutti.

Partita Iva e imprese
Dal 1° gennaio 2016 scatta il restyling del regime forfettario destinato alle piccole partite Iva. Vengono ritoccate al rialzo (quindi con più possibilità di entrare) tutte le soglie di ricavi/compensi. In particolare, per chi esercita attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie di istruzione, servizi finanziari e assicurativi la soglia sale da 15mila euro a 30mila euro. Dal punto di vista previdenziale, il reddito forfettario costituisce base imponibile per determinazione dei contributi, che verranno ridotti del 35 per cento. Inoltre per le start-up, l’imposta sostitutiva prevista nel regime forfettario, per i primi 5 anni passa dal 15% al 5 per cento.

Si alleggerisce la decontribuzione per i neo assunti
Confermato anche per il prossimo anno l’esonero contributivo per le imprese che assumono stabilmente ma lo sconto sarà in versione più contenuta rispetto al 2015. Per i nuovi contratti a tempo indeterminato stipulati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, infatti, lo sgravio consisterà nel mancato versamento del 40% dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi Inail) nel limite di 3.250 euro su base annua e per un periodo massimo di 24 mesi. Per il Sud l’incentivo dovrebbe essere esteso anche per le assunzioni effettuate nel 2017 in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con possibilità di aumentare la durata e la misura. Sarà necessario attendere, però, un decreto attuativo.

Maria Rita Cappucci

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