Francesco Hayez
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Fisco
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A qualcuno piace ancora Fred

AntonioL’omaggio di un giovane cantante italiano al mito di Buscaglione

“Oggi il mio cuore batte fortissimo nel presentare a tutti voi questo mio piccolo grande traguardo artistico. Una passione fatta di gioie, ma anche di tanti sacrifici che mi fa crescere ed amare la vita sempre di più!” Si presenta così Forlenzo Massarone, in arte solo Forlenzo. Da poco il cantante, nato a Fondi, ma cittadino del mondo, ha dato alle stampe il primo cd, un vero e proprio omaggio al suo mito di sempre: Fred Buscaglione. “ A qualcuno ancora piace Fred” è uscito il 4 dicembre scorso su etichetta Road Sound e disponibile in tutti i digital store. Giovanissimo, appena ventiseienne, vanta già un curriculum pieno zeppo di luoghi nel mondo dove si è esibito con il suo pianoforte. Le sue performance sono un mix di canto, ritmo e quel gusto retrò per la battuta. “Nel 2013 ho avuto il piacere di lavorare al fianco di Sal Da Vinci per la realizzazione del musical ‘Carosone l’americano di Napoli’ –  racconta Forlenzo – Interpretai la parte di Fred Buscaglione e fu proprio in quel periodo che la mia già grande stima e passione per lui si accentuò tantissimo”. Una passione che, ascoltando il disco, sembra quasi un’ossessione, una piacevole e felice ossessione. Tra l’altro l’artista gioca anche con l’aspetto fisico. Infatti in una quasi voluta somiglianza, Forlenzo ricorda in certe sequenze il cantante di Torino. Il disco è composto da 14 brani, tra cui 3 inediti ed 11 riadattamenti di successi del famoso singer italiano. “La parola ‘riadattamento” – si legge in una nota della casa discografica – è usata davvero in senso filologico: tutti i brani sono stati letteralmente trasformati, rivissuti, reinterpretati e proposti in una chiave inedita”. Ed è prorpio su questa scia che “Il dritto di Chicago” è diventato un funky dal groove potente, “Eri piccola” un crossover tra Swing e Hip-Hop (grazie alla collaborazione con il rapper e producer Gransta MSV), “La sigaretta” un blues morbido e liftato. L’album, oltre ad un progetto discografico, rappresenta un vero e proprio punto di partenza per la realizzazione di uno spettacolo teatrale, dedicato appunto alla parabola artistica di Fred Buscaglione. In un epoca di suoni un ‘tot al chilo’ e ritmi imbizzarriti, penetrare e investigare la memoria artistica di questo paese è una della buone azioni quotidiane che ogni buon artista dovrebbe fare.

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