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23 Dicembre 2015
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23 Dicembre 2015

Face a book – Roberto Bertuzzi

GabrieleNato a: Roma, 8 giugno 1948
Vive a: Albano Laziale
Studi: Università dell’Iowa, Miami University
Lavoro: Operaio e guardia del corpo
Precedenti esperienze lavorative: Fabbro e operaio della Voxon.
Il 16 marzo del 1978, giorno del rapimento del Presidente Aldo Moro, viene assunto presso i servizi di sicurezza del PCI nella Direzione Nazionale in via delle Botteghe Oscure di Roma, dove rimane fino al 1992. Durante questi anni è assegnato alla sicurezza personale di Giorgio Napolitano, di Enrico Berlinguer e di Alessandro Natta, segretario del partito dopo la morte di Ber-linguer. Nel 1989 si trasferisce a Palermo e assume la carica di guardia del corpo del segreta-rio del partito della Regione Sicilia.
I Romanzi: “Né figlio nè padre”, del novembre 2014, è il suo primo romanzo edito da Europa E-dizioni.

280_0_4615736_458062Nè figlio nè padre
Roberto vive una vita in bilico tra la vittoria e la sconfitta, trainato dalla voglia di ri-scatto che lo porterà a dedicare la propria esistenza al servizio delle migliori menti del nostro Paese. La vita di Roberto è proprio una vita di “servizio”, una delle rare occasioni in cui gli ideali assumono una dimensione superiore rispetto al valore di una singola vita. Una “sovradimensione”, dove solo chi non ha apparentemente nulla da perdere riesce ad affiorare, scoprendosi eroe a propria insaputa. Né figlio né padre ha intitolato il suo romanzo Roberto, in un eccesso di umiltà che, io che l’ho cono-sciuto, posso definire tale. Roberto è figlio di una generazione che ha creduto, si è illusa e ancora oggi crede di essere nel giusto (e probabilmente lo è), e padre della mia di generazione, che guarda a quegli anni con una punta di nostalgia, di rammarico e con la consapevolezza di non aver saputo raccogliere i frutti acerbi di quella semina.

 


Citazioni preferite
Pierpaolo Pasolini, se lo avesse conosciuto (Roberto, ndr), avrebbe sicuramente girato un film. (dalla prefazione di Luca Telese)

Recensioni
Né Figlio né Padre è un romanzo di grande onestà umana. Con un tono duro, potremo dire quasi crudo nell’espressività, Roberto Bertuzzi riesce nel difficilissimo compito di parlare della sua vita in maniera lucida, sembrerebbe quasi distaccata, eppure con una umanità e una tenerezza sorprendenti.


Richieste di amicizia
Bianca Berlinguer
Luca Telese

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