Ho accolto con piacere ed entusiasmo l’incarico di curare questa rubrica in cui si parlerà del concetto di salute,di malattie cardiovascolari,di prevenzione e di tante altre cose interessanti.
Sono un Medico-Chirurgo Specialista in Cardiologia dal 2003 presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata contrattista universitario fino al 2006 con indirizzo clinico e diagnostico non invasivo, attualmente dirigente medico I livello presso il Valmontone Hospital.
Con estramo piacere dedicherò questo spazio informativo per spiegare e portare a conoscenza dei lettori alcuni concetti fondamentali riguardanti le patologie cardio-vascolari come prevenirle e curarle secondo le più moderne linee guida internazionali e quali sono gli approcci diagnostici alla malattia (ossia quali esami strumentali eseguire). Inizierei con una frase bellissima di un cardio-chirurgo di fama mondiale il quale diceva:
“Una montagna è come l’istruzione: quanto più alta l’ascesa, tanto più esteso il panorama“.
Christiaan Barnard
Le malattie cardiovascolari rappresentano una frequente patologia, secondo i più moderni studi scientifici esse riconoscono un’eziologia (ossia una causa) multifattoriale, ossia più fattori di rischio (età, sesso, pressione arteriosa, abitudine al fumo di sigaretta, diabete, colesterolemia) contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo.
I fattori di rischio sono caratteristiche che aumentano la probabilità di insorgenza della malattia.
I fattori di rischio sono stati identificati ed è stata dimostrata la reversibilità del rischio, pertanto la malattia cardiovascolare è oggi prevenibile.
È possibile dunque evitare di ammalarsi di infarto e di ictus.
I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in modificabili (attraverso cambiamenti dello stile di vita o mediante assunzione di farmaci) e non modificabili.
I fattori di rischio non modificabili
Età: il rischio aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età
Sesso: gli uomini sono più a rischio delle donne. Nella donna il rischio aumenta sensibilmente dopo la menopausa
Familiarità: parenti con eventi cardiovascolari in età giovanile (meno di 55 anni negli uomini e di 65 nelle donne).
I fattori di rischio modificabili
Fumo: la nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi.
Pressione arteriosa: una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie.
Colesterolemia totale: il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie.
HDL-colesterolemia: le HDL sono lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato dove viene eliminato; minore è la loro quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare.
Diabete: il diabete, se non correttamente controllato, favorisce l’aterosclerosi, incrementando il rischio cardiovascolare.
Il rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia cardiovascolare dipende dall’entità dei fattori di rischio; il rischio è continuo e aumenta con l’avanzare dell’età, pertanto non esiste un livello a cui il rischio è nullo.
Tuttavia è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole abbassando il livello dei fattori modificabili attraverso uno stile di vita sano.
In che modo?
Smettendo di fumare: il fumo, dopo l’età, è il fattore più importante nell’aumento del rischio cardiovascolare. Già dopo pochi anni dall’aver smesso, il rischio cardiovascolare si riduce in modo rilevante. È dannoso sia il fumo attivo che quello passivo.
Seguendo una sana alimentazione: un’alimentazione varia che prevede un regolare consumo di pesce (almeno 2 volte alla settimana), un limitato consumo di grassi saturi (carne, burro, formaggi, latte intero), povera di sodio (contenuto nel sale) e ricca di fibre (verdura, frutta, legumi) mantiene a un livello favorevole la colesterolemia e la pressione arteriosa
Svolgendo attività fisica: l’esercizio fisico regolare rafforza il cuore e migliora la circolazione del sangue. Non è necessario fare sport o svolgere attività particolarmente faticose: è sufficiente camminare per 30 minuti al giorno e, se possibile, salire le scale a piedi.
Controllando il peso: il peso è strettamente collegato al tipo di alimentazione e all’attività fisica svolta: il giusto peso deriva dal giusto equilibrio tra le calorie introdotte con l’alimentazione e quelle spese con l’attività fisica.