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Intervista a Catena Fiorello

Il valore della sensibilità e della generosità in “L’amore a due passi”
“Due vicini di casa, un amore che esplode in piena estate nella splendida cornice del Salento. Una commedia divertente, commovente e romantica”

È inutile nasconderlo: quando la sensibilità, la gentilezza e la profondità di una donna incontrano la potenza della parola, nasce un romanzo come “L’amore a due passi”. A parlarne nelle pagine di Nonsolorosa è proprio l’autrice del romanzo, colei che ha saputo con elegante semplicità tessere i fili di una storia d’amore fuori dal tempo e dallo spazio. Un amore puro, fuori dai riflettori che si bea semplicemente della ricerca dell’altro, del cammino insieme verso un nuovo giorno, una nuova luce, un nuovo inizio. L’ultimo romanzo uscito dalla penna e creatività dell’autrice Catena Fiorello, “L’amore a due passi” è divertente, riflessivo, romantico, un inno all’amore: insomma un vero toccasana contro il malessere del nostro tempo: la diffidenza. Il romanzo supera il tabù dell’età, raccontando una fase matura della vita in cui si può ancora ridere, emozionarsi e perché no, in cui può anche capitare di innamorarsi. Catena Fiorello ha raccontato la storia d’amore simbolo di rinascita, un amore senza tempo che si alimenta col prendersi cura dell’altro senza pretese e senza prepotenze. “L’amore a due passi” è un inno alla gioia, è un prendersi per mano ed accompagnarsi lungo il sentiero della vita sapendo che qualunque cosa succeda, in qualunque posto saremo, l’amore sarà sempre lì, a due passi da noi. E tutta la dolcezza, la passione, la tenerezza che accompagnano la lettura del romanzo, le abbiamo riscoperte nel corso dell’intervista a Catena Fiorello, che con eleganza, serenità e vivacità, ha risposto alle nostre domande.

I protagonisti del romanzo Orlando Giglio e Marilena Moretti ti sono stati ispirati da qualcuno che conosci oppure sono semplicemente frutto della tua fantasia e creatività?
Entrambe le cose: in parte mi sono stati ispirati da qualcuno che conosco e in parte sono frutto della mia invenzione. Era l’estate di due anni fa, quando, guardando due vicini di casa, entrambi vedovi, ritirare la posta, sono stata colpita dal loro sguardo languido, triste. Ho immaginato una vita diversa per loro due, pensando a tutte quelle persone che si ritrovano sole. Mi piace l’idea che l’amore possa sorprendere in qualunque posto e momento della vita, anche dopo i cinquant’anni.

Nel romanzo scrivi che l’amore conta solo due passi che si ripetono allo stesso modo, uno a fianco all’altro. È una visione romantica e matura dell’amore. Quali sono secondo te gli ingredienti imprescindibili per un amore che non si consuma nel tempo ma che cresce?
Esattamente quello che ho visto e imparato attraverso l’esempio concreto dei miei genitori, la loro vita insieme: camminare insieme uno a fianco all’altro. Non uno davanti e l’altro dietro, ma insieme; la donna con la sua sensibilità di donna e l’uomo con la sua sensibilità di uomo. Il segreto è solo questo.

L’amore che racconti nel tuo libro è un amore maturo, fuori tempo. Come definiresti questo tipo di amore, quali differenze ha con l’amore giovane?
Nessuna. La differenza ce l’abbiamo noi nella testa. Le differenze non sono altro che barriere create dagli uomini perché non riescono ad accettare che dovremmo vederci tutti alla stessa maniera. Penso agli anziani, alle persone sulla sedia a rotella, a quelle con difficoltà mentali, penso ai ragazzi autistici, al loro dolore e a quello dei loro genitori, perché di fronte ad una società ostile e poco comprensiva, si trovano a combattere guerre quotidiane. Le differenze sono queste ottusità mentali che ancora non riusciamo a superare.

Il romanzo l’hai dedicato a tua madre. È stata lei ad insegnarti “L’amore a due passi?”
Proprio così. Mia madre è stata l’unica persona a cui ho fatto leggere le bozze del romanzo. Quando finì di leggerlo mi disse una frase che mi colpì moltissimo: “Con questo libro viene davvero voglia di innamorarsi”. Eccetto lei, che da quando è morto mio padre non ha avuto necessità di riaccompagnarsi. Quando mi ha detto questa frase ho capito che il libro aveva un senso, un valore. E per me è stato un successo già questo, senza sapere ancora quante persone lo avrebbero letto.

Dicci tre buoni motivi per leggere il tuo romanzo “L’amore a due passi”
Racconta un amore che va oltre, oltre le barriere mentali, oltre le convenzioni sociali, oltre l’ottusità dei nostri credo troppi distorti.

Amiamo concludere le nostre interviste con un vizio, virtù e un desiderio
Vizio: prendermela per le cose banali, per i torti che non meriterebbero attenzione.
Virtù: guardare sempre oltre le apparenze.
Desiderio: che venga presto realizzato il film “Picciridda” su cui stiamo lavorando da molti anni.

Giulia Lenci

copertina“L’amore a due passi” di Catena Fiorello
Giunti editore
Da anni Orlando Giglio, il temuto “Gendarme” del condominio di via Mancini numero 8, studia le abitudini della sua dolce ossessione, Marilena Moretti, nota in gioventù come “la Brigantessa”. La segue nell’esiguo tragitto tra l’ascensore e il portone del palazzo, la osserva mentre sale le scale e chiacchiera con i vicini di casa, aspettando che arrivi il suo momento. Sono entrambi vedovi, entrambi sulla soglia dei settant’anni, entrambi abbandonati dai propri figli durante una delle estati più torride di tutti i tempi. Dovranno scattare due allarmi in piena notte e sbiadire i fantasmi del passato e del presente, perché Marilena accetti l’invito di Orlando a partire per un’avventurosa vacanza alla conquista del Salento. Ma cosa potrà offrire la punta estrema della Puglia a “due vecchie carampane” come loro? Riusciranno a superare incolumi la notte della Taranta, punti dall’entusiasmo di una giovinezza ritrovata?

 


BIOGRAFIA:
Nasce a Catania il 10 agosto 1966
Professione
scrittrice, autrice televisiva e conduttrice televisiva italiana
Carriera lavorativa
Ha collaborato all’elaborazione dei testi per numerosi programmi, come “Festivalbar” nelle edizioni 1997/1998, “Buona Domenica” e a diversi programmi radiofonici. Nel 2006 è autrice e conduttrice di “Blog – reazione a catena” su Rai 2 e collabora con giornali nazionali. Nel 2009 ha condotto il programma “L’isola del Gusto” andato in onda su Alice.
Pubblicazioni
“Nati senza camicia. Venti interviste a grandi imprenditori e personaggi famosi che hanno cambiato il loro destino con la sola forza di volontà”, 2003.
“Picciridda”, 2006.
“Casca il mondo, casca la terra”, 2012.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia”, 2013.
“Un padre è un padre”, 2014.
“L’amore a due passi”, 2016.

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