Tutti gli occhi sono puntati sulla capitale del Brasile che ospiterà la 31esima edizione dei giochi olimpici.
Ecco tutto quello che c’è da sapere
Chiusa ormai da diversi giorni la avvincente parentesi di Euro 2016, gli appassionati di sport non possono far altro che proiettare la propria attenzione alle ormai prossime Olimpiadi di Rio. 5-21 agosto 2016. Sono queste le date da cerchiare in rosso sul calendario. Le Olimpiadi cominceranno il 5 Agosto 2016, quando il fantastico stadio Maracanà ospiterà la tradizionale cerimonia di apertura. Le competizioni però inizieranno solamente il giorno successivo, sabato 6 agosto e termineranno domenica 21 agosto, quando allo stadio Maracanà ci sarà la cerimonia di chiusura. I Giochi Paralimpici estivi di Rio, invece, si svolgeranno dal 7 al 18 settembre 2016. Dopo i mondiali del 2014, il Brasile torna ad ospitare uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno, il sogno di tantissimi sportivi, quello che richiama gli interessi di tutto il Mondo. Rio è la prima città sudamericana ad ospitare le Olimpiadi grazie all’assegnazione ottenuta nel 2009, quando superò la concorrenza di Madrid, Tokyo e Chicago. Per celebrare al meglio questo grande evento sportivo, la città sarà suddivisa in 5 zone che accoglieranno i diversi impianti di gara: Barra, Deodoro, Maracanà, Copacabana ed una zona esterna riservata al calcio. Rispetto alla scorsa edizione, nelle Olimpiadi 2016 ci saranno 28 sport e non 26 come accaduto a Londra. Infatti ci sarà il grande ritorno del rugby e del golf. Il primo non è mai stato disciplina olimpica nella sua attuale forma a 7, mentre il secondo smise di far parte delle Olimpiadi dal 1904. Quindi gli sport saranno 28, per un totale di 42 discipline. Le medaglie in palio saranno 306, mentre gli atleti 10.500 provenienti da 204 paesi. Per le Olimpiadi di Rio e per i Giochi Paralimpici sono state scelte due simpatiche mascotte. Si tratte di Vinicius e Tom, il cui nome è stato scelto per omaggiare Vinicius de Moraes e Tom Jobim, geni della musica brasiliana. Vinicius rappresenta la fauna brasiliana, perché è un simpatico animale che oltre ad avere l’agilità di un felino ha la leggerezza di un uccello. Tom, invece, è un simpatico albero che racchiude tutte le caratteristiche della flora locale. Nonostante la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Rio 2016 sia in programma per il 5 agosto, già dal 3 si cominceranno a disputare alcune gare del torneo di calcio. La finale è in programma per sabato 20 agosto. Ed eccoci allora pronti a seguire anche quest’anno, con entusiasmo, le Olimpiadi di Rio 2016, e tutto ciò che di bello e appassionate queste concernono, nella speranza che l’evento quadriennale più amato dagli sportivi ci regali gioie inaspettate.
Le discipline in gara: occhi puntati su Federica Pellegrini e Usain Bolt
L’ultima volta che i cinque cerchi sono stati protagonisti della cronaca sportiva internazionale, risale al 2012. In quell’anno infatti, le Olimpiadi si svolsero nella città di Londra, nel Regno Unito e sono davvero molti coloro che han dato sin da subito il via al countdown che li avrebbe così accompagnati all’inizio di un nuovo appuntamento, la storica cerimonia sportiva. Ad accogliere le innumerevoli gare di nuoto, basket, atletica e via dicendo, sarà la capitale del brasile, ovvero Rio De Janeiro. Tra le giornate di venerdì 5 e domenica 21 agosto 2016, per due settimane i riflettori di tutti il mondo saranno puntati sui giochi olimpici, pronti a regalare emozioni ed appassionanti spunti di avvicinamento tra popoli. A dare il via alle Olimpiadi di Rio sarà ovviamente la cerimonia di apertura, attesa per la giornata di venerdì 5 agosto 2016. All’interno del celebre Stadio Maracanà, sarà la nuotatrice Federica Pellegrini a portare la bandiera italiana in rappresentanza del nostro Paese.
Le discipline più attese: l’atletica e il nuoto
L’atletica, tra le discipline più apprezzate in chiave olimpica, assegnerà ben 47 titoli e vedrà le proprie gare aver luogo all’Olympic Stadium mentre la maratona vedrà la propria fase conclusiva all’interno del Sambodromo. Neanche a dirlo, il più atteso in questo caso, sarà ancora una volta il pluripremiato campione Usain Bolt. L’Italia dal canto suo, ricorda con emozione il podio raggiunto da Fabrizio Donato nel salto triplo di Londra 2012, ed ancor di più le medaglie d’oro ottenute ad Atene 2004 da Ivano Brugnetti (20km di marcia) e Stefano Baldini (Maratona). Che le Olimpiadi di Rio 2016 rappresentino l’occasione adatta, a distanza di oltre dieci anni, per ripetere l’impresa? Il nuoto insieme all’atletica rappresenta senza dubbio una delle discipline che maggiormente stanno a cuore agli italiani, complice gli straordinari successi conquistati dall’atleta azzurra Federica Pellegrini. Quelle di Rio 2016 saranno molto probabilmente le sue ultime Olimpiadi, proprio per questo Federica tenterà con passione e sentimento di ottenere il massimo da se stessa. Occhi puntati anche su Gregorio Paltrinieri per le gare di nuoto che si terranno dal 6 al 16 agosto. Rimanendo nell’universo degli sport in acqua, ricordiamo le gare di Tuffi che vedranno impegnata la nostra campionessa Tania Cagnotto. L’azzurra dovrà fare i conti con le eterne rivali, le atlete cinesi, consapevole però di poter sognare e puntare dunque all’impresa.
297 gli atleti italiani a Rio 2016
Ufficializzato il numero della spedizione azzurra: mai così tante donne (142) ai Giochi. Ma ci sono anche altre curiosità… 297: tanti saranno gli atleti italiani che saranno in gara alle Olimpiadi di Rio 2016 secondo la lista definitiva depositata dal Coni. Nello specifico la delegazione azzurra sarà composta da 155 uomini e 142 donne, per quella che è la più numerosa partecipazione femminile di sempre sia a livello di numero assoluto sia intermini percentuali (47,81%, ampiamente sopra il 43,78% fatto registrare ai Giochi di Londra 2012). Entrando nei dettagli numerici, va poi evidenziato che sarà la Lombardia la Regione con il maggior numero di partecipanti (43), con il Lazio in seconda posizione (36); Roma sarà invece la provincia più rappresentata (30 atleti) davanti a Napoli (13). L’età media del “Team Italia” si attesta poi intorno ai 27 anni (27,27%, leggermente più bassa rispetto ai 27,82 di Londra 2012), con l’intramontabile campione del tiro a volo Giovanni Pellielo (46 anni) nei panni del “grande vecchio”, oltre che dell’azzurro con il più alto numero di partecipazioni olimpiche (7), mentre la nuotatrice Sara Franceschi (17 anni compiuti lo scorso febbraio) risulta la più giovane della spedizione. Il 59% dei qualificati ai Giochi di Rio 2016 risulta poi tesserato con Gruppi Militari e Corpi Civili dello Stato, percentuale più bassa rispetto alle ultime Olimpiadi di Londra, in cui il dato sfiorava il 63%. In tale contesto, sono le Fiamme Gialle il gruppo militare con la rappresentativa più numerosa (38 atleti per la la squadra sportiva della Guardia di Finanza) davanti alle Fiamme Oro (32 atleti per la Guardia Forestale); con 14 tesserati il Circolo Canottieri Aniene di Roma è invece la società sportiva con più azzurri a Rio davanti alla Pro Recco (7). Saranno infine 29 i medagliati olimpici di Londra protagonisti anche a Rio. E questo prendetelo pure come un dato scaramantico, che magari possiamo pure migliorare.
Il caso Doping Russia: rimandata la decisione sull’esclusione della Russia dai giochi olimpici
Si è conclusa con un nulla di fatto la tanto attesa teleconferenza del Comitato Esecutivo del Cio, riunitosi d’emergenza all’indomani della pubblicazione del rapporto della Wada sul presunto ‘doping di Stato’ da parte di Mosca tra il 2010 e il 2015, per discutere l’eventuale esclusione della Russia dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Dal Comitato olimpico Internazionale, a meno di 20 giorni dal via dei Giochi, è arrivato infatti un altro rinvio, motivato con l’intenzione di “voler esplorare le opzioni legali”. Da un lato rimane l’ipotesi di uno stop collettivo per tutti gli atleti russi, dall’altro però nel comunicato diffuso dal Cio emergono due nuovi concetti, quello di “diritto di giustizia individuale” e quello di “presunzione di innocenza”, che lasciano presagire la possibilità che venga presa una decisione diversa da quella che sembrava scontata solo ieri. Il report McLaren era infatti giunto alla conclusione che in occasione delle Olimpiadi Invernali di Sochi del 2014 ci fosse stata una manipolazione delle provette da parte del laboratorio antidoping di Mosca per coprire una serie di atleti positivi. Nonostante la decisione in merito alla possibile esclusione dai Giochi sia ancora sub judice, il Comitato olimpico ha utilizzato la mano pesante nei confronti della Russia annunciando lo stop a ogni manifestazione sportiva patrocinata dal Cio, compresi i Giochi Europei del 2019, e congelando i preparativi per grandi eventi come Mondiali o Coppe del Mondo da parte delle federazioni degli sport invernali. Inoltre il Comitato olimpico internazionale ha stabilito di non concedere l’accredito alle Olimpiadi di Rio ai funzionari del ministero dello sport russo e a qualsiasi persona implicata nel rapporto della Wada. In attesa dei riscontri in chiave olimpica, la bomba-doping ha inevitabili ricadute anche di natura politica, con il Cremlino che è tornato a difendere Mutko, considerato il “regista” del programma doping di Stato.
Maria Rita Cappucci