Il presidente del Consiglio conferma la notizia nella sua e-News.
La location più accreditata è Taormina
“Vi scrivo mentre sono in volo verso il Giappone per il G7. Molti gli argomenti che la presidenza nipponica ha messo in agenda, in attesa di passare il testimone all’Italia che organizzerà l’appuntamento nel 2017 in Sicilia”. Lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua e-News, ufficializzando di fatto una notizia che nei mesi scorsi era trapelata dal suo entourage. Il presidente del Consiglio avrebbe confidato l’intenzione di portare i grandi della terra in Sicilia al sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, nel corso della sua recente visita sull’isola delle Pelagie. Un modo per accendere i riflettori del mondo sul dramma dell’immigrazione, che vede Lampedusa prima meta dei barconi che salpano dal nord Africa. Il premier avrebbe voluto proprio Lampedusa come sede del vertice, ma le intenzioni di Renzi si sarebbero scontrate con problemi logistici insormontabili: sull’isola mancano le strutture adeguate a ospitare un evento di tale importanza e soprattutto la pista dell’aeroporto sarebbe troppo piccola per consentire l’atterraggio di aerei del calibro dell’Air Force One, su cui viaggia il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Da qui la scelta di virare su un’altra location, molto probabilmente Taormina, decisamente più attrezzata per un evento di tali dimensioni. “La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia più che logistica è una scelta di politica culturale. È nostro dovere valorizzare questa isola, luogo ideale per mettere insieme cultura, accoglienza e valori. E poi è un segnale per il Sud. Quale migliore terra della Sicilia che è la terra della bellezza, del volontariato, del medico Pietro Bartolo e dell’innovazione?”. Il premier Matteo Renzi spiega così la scelta dell’Isola per il prossimo vertice fra i grandi della terra. La notizia del cambio di location (in un primo momento si era parlato di Firenze) era stata già confermata proprio dal governatore della toscana, Enrico Rossi. “C’è una notizia che acquista una certa consistenza di ufficialità, ovvero che non si terrà più il vertice G7 a Firenze. L’appuntamento si sposta in Sicilia; condivido la decisione del premier, mi pare che sia una scelta motivata dalla necessità di tener viva l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale e dei grandi del mondo su una vicenda cruciale come quella delle migrazioni e dei profughi, e che naturalmente interessa i nostri confini, e in primis il canale di Sicilia”. Rossi ha, tuttavia, aggiunto che se questa sarà la scelta è un “peccato perché la Toscana e Firenze perdono un’occasione importante di business, di promozione, di economia. Naturalmente il presidente del Consiglio sa di avere un debito nei confronti di Firenze e della Toscana e sono certo che saprà essere presente quando ci sarà bisogno”, ha concluso il governatore. Tornando alla scelta del premier, con molta probabilità saranno le splendide bellezze di Taormina ad accogliere il 26 e 27 maggio del 2017 il più atteso vertice dei sette potenti della terra. “Ci sentiamo pronti e qualificati ad affrontare questa sfida e la vinceremo. È il giusto riconoscimento per una terra, la Sicilia, che tanto sta facendo per il mondo. E per la bellezza e la cultura di Taormina”. Così il sindaco di Taormina Eligio Giardina ha commentato la scelta del premier Matteo Renzi “Se verrà scelta Taormina – ha aggiunto – sarà per noi una sfida da fare tremare i polsi, ma siamo pronti per strutture alberghiere, storia, tradizione e sicurezza. La configurazione orografica di Taormina, i suoi varchi controllabili e un sistema nuovissimo e diffuso di videosorveglianza garantisce un altissimo livello di sicurezza. La città si potrà bloccare a monte e a valle, tenendo i non addetti a distanza. Intanto vorrei ringraziare il presidente Renzi per avere scelto la nostra Isola – sottolinea Giardina – il G7 sarà un evento che porterà il rilancio della Sicilia nel mondo e se sarà Taormina, io sarò grato mille volte al premier”.
Cos’è il G7
Il Gruppo dei Sette (di solito abbreviato in G7) è il vertice dei ministri dell’economia delle sette nazioni sviluppate con la ricchezza netta più grande al mondo. Ènato nel 1976, quando il Canada aderì al Gruppo dei Sei (Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti). Anche il rappresentante dell’UE ed il Presidente del FMI sono sempre presenti agli incontri. Dal 1997 al 2014 è stato affiancato dal G8, il vertice dei capi di Stato dei già menzionati allargato alla Russia. Il G7 rappresenta oltre il 63% della ricchezza netta mondiale detenuta secondo il Credit Suisse Global Wealth Report 2013. Il G7 (che non vede rappresentanti della Russia a causa del suo peso finanziario trascurabile) continua a riunirsi nella forma dei vertici che i ministri delle finanze dei sette paesi tengono più volte nel corso dell’anno per discutere di politica economica. Questi incontri sono supportati dal lavoro di uno staff di funzionari, la cui segreteria generale congiunta è oggi esercitata dai signori Arindam Sarkar, Aniket Bochare e Sayantan Samanta.
Maria Rita Cappucci