Per un’amante quasi paranoica di fiori e piante come me non c’è chilometraggio impossibile. Sarei disposta a guidare per ore pur di vedere i “Giardini all’italiana”. Certamente Ninfa in questo periodo toglie il fiato e alla Landriana, ancora pochi giorni fa, c’era un tripudio di colori. Ma da un po’ di tempo ho scoperto che non c’è bisogno di allontanarsi molto per godere di una vista mozzafiato. Basta salire a metà costa verso il monte Artemisio ed entrare nel casale di Fiorella Capozzi, già nota alle cronache per la sua squisita ospitalità e i succulenti manicaretti che offre in tutte le occasioni “verdi” di Velletri e dintorni. Ogni ricorrenza è buona per riunire amici, parenti e affini sotto il suo ulivo secolare, ma da qualche tempo, ha dato vita ad una iniziativa veramente singolare ed accattivante in collaborazione con l’Associazione per la diffusione delle piante fra Amatori A.Di.P.A. con sede presso l’orto botanico di Lucca. Lo studio, la diffusione e la divulgazione “ non commerciale” di semi e piante di ogni genere anche rare e insolite sono l’obbiettivo dell’Associazione che a questo scopo promuove in tutta Italia incontri e attività culturali, scegliendo siti idonei e cornici adatte dove si ha la possibilità di scambiare gratuitamente conoscenze, esperienze e soprattutto piante. Il baratto è forse la forma di economia più longeva ed efficace, ma allo scambio di piante e fiori forse non ci si era ancora arrivati. E’ un’iniziativa bellissima a cui Fiorella Capozzi ha aderito con entusiasmo caldeggiando e incoraggiando tutti noi a partecipare favorita anche da una piacevole giornata di sole primaverile.

Barbara Gazzabin