Un nemico in agguato
Il Nichel è un metallo presente in molti oggetti di uso comune e per questo è difficile evitarne il contatto nella vita quotidiana. Tuttavia può essere talvolta responsabile di alcune patologie, prevalentemente da contatto.
Negli ultimi anni le allergie e le intolleranze al nichel stanno aumentando di frequenza. Anche se in molti ritengono che siano prodotte unicamente dal contatto con le leghe metalliche che lo contengono, secondo recenti studi un buon numero di queste patologie guarisce o migliora seguendo una dieta di rotazione sui cibi ad elevato contenuto di nichel solfato.
I cibi ad elevato contenuto di nichel sono molti: spinaci; pomodori; funghi; asparagi; mais; cipolla; lattuga; pere; kiwi; rabarbaro; uva passa e prugne; legumi e pisellini; cereali integrali (tra cui avena, miglio, grano saraceno); cacao; frutta secca (soprattutto anacardi); salmone; ostriche; crostacei; cibi in scatola (es. tonno); margarina.
Esempi di prodotti in commercio che ne contengonoin elevata quantità e vanno quindi eliminati o ruotati nella dieta sono tutti i prodotti in sacchetto (cracker, biscotti, grissini, patatine fritte, arachidi e noccioline tostate), i pani speciali (come quelli conditi, integrali, i crostini), cioccolato, gelati (con ingredienti che contengono nichel), pasticcini, caramelle, biscotteria industriale (anche per il tipo di olio utilizzato), i dadi da brodo, alcune marmellate (per il tipo di pentola utilizzata percucinarla), i fast food, i cibi fritti, la frutta secca e i semi oleosi. In tutti i casi, è sempre necessario utilizzare per la cottura dei cibi pentole di alluminio, vetro e teflon, escludendo assolutamente l’acciaio inox nel caso di allergia conclamata e avendo invece l’accortezza di levare il cibo da queste pentole dopo la cottura, in caso di intolleranza.
I sintomi di intolleranza al nichel possono essere: dermatiti e pruriti, afte e fistole (soprattutto nella bocca), gonfiore addominale, senso di pesantezza e stanchezza, malessere generale diffuso, senso di nausea e mal di testa.
Il sintomo più evidente di allergia al nichel è la dermatite da contatto che di solito si manifesta con prurito diffuso, piccole vescicole, orticaria e desquamazione. Le zone più colpite sono le mani, le braccia e le gambe. Ma la dermatite non è l’unica manifestazione dell’allergia al nichel, in alcuni casi si presenta con sintomi respiratori tra cui l’asma, e disturbi a carico dell’apparato gastroenterico come gastriti e coliti croniche.
I sintomi dell’allergie al nichel si accentuano durante la stagione estiva e nei climi caldo-umidi perché la sudorazione favorisce il rilascio di questo metallo sulla pelle.
La particolare insidiosità di questa forma allergica è dovuta al fatto che il nichel è presente praticamente ovunque: oggetti metallici presenti nell’abbigliamento come cerniere, bottoni, gancetti del reggiseno, bigiotteria, orologi, chiavi, accendini, occhiali, monete, manici degli ombrelli, utensili da cucina, ditali, maniglie delle porte, tinture per capelli e liquidi per permanenti, trucchi, creme per il corpo, bagnoschiuma e shampi.
La diagnosi per identificare questo tipo di allergia viene fatta soprattutto conun test cutaneo (patch test) che consente nell’apporre sulla cute (preferibilmente sulla parte superiore del dorso) un cerotto contenete quantità calibrate di nichel a lento rilascio. La risposta , viene considerata positiva se alla rimozione del cerotto, compare un’area arrossata con presenza di vescicole.
In conclusione bisogna dire che mentre per le allergia conclamata occorre un astensione totale dal metallo, per quanto riguarda l’intolleranza alimentare spesso con una dieta di eliminazione prima, seguita dopo da una dieta di rotazione, si arriva già ad un netto miglioramento dei sintomi come per esempio il senso di gonfiore addominale.
Risponde la nutrizionista
Salve dott.ssa sono Annarita, sono risultata oltre che intollerante al nichel anche ai latticini e volevo sapere se il latte di soia contiene nichel, grazie.
Ciao Annarita purtroppo il latte di soia è sconsigliato assieme a quello di avena e al latte di mandorle per l’alto contenuto di nichel. Mentre puoi usare il latte di riso o di cocco o anche in caso che la tua intolleranza al lattosio non sia gravissima anche il latte vaccino senza lattosio.Ciao Giulia sono Ginevra, soffro di una forma grave di intolleranza al nichel e volevo sapere se ci sono alimenti che posso mangiare liberamente. Ti ringrazio e buon lavoro
Ciao Ginevra, sono consentiti in quantità libere alcuni tipi di alimenti tra cui: tutte le carni, pesci (tranne ostriche, salmone, aringhe, sgombro e crostacei), latte e derivati (burro, formaggi e yogurt) e patate. Buona giornata e grazie.