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Black-T

Siamo saliti sul groove e non vogliamo più scendere

AntonioCome capita spesso in questa epoca 2.0, dal web scopriamo cose piacevoli da vedere, ascoltare, vivere. Da questo pulpito abbiamo cercato molto mestamente di informarvi su alcune di queste, ovviamente seguendo il gusto autoctono e poi “chi vorrà coglierà”. Dei Black-T ci è piaciuta l’eleganza, il sapore, l’originalità della scelta delle cover. Non capita spesso di leggere playlist dove emergono artisti di nicchia come: Jill Scott, Meshell Ndegeocello, D’Angelo, Joss Stone solo per citarne alcuni, “miscelati seguendo incessantemente e con personalità la linea del gusto e del groove”. C’è ovviamente, alla base, una scelta filologica che potrebbe essere definita, molto genericamente: new soul. Il gruppo è nato sul finire del 2001 a Roma, “dall’unione di un gruppo di musicisti professionisti che dopo aver collaborato tra di loro in svariate situazioni lavorative decidono di fondare una band con un unico comune denominatore: l’amore per la musica black in tutte le sue sfaccettature”. Ed ecco da dove prendono spunto per il nome. Taroccando di poco gli ‘inglesismi’ legano il colore della loro musica alla lettera t, ovvero tea, perché come dichiarano: “il nostro sound è caldo, avvolgente e intenso come una tazza di tea nero bollente”. Negli anni la formazione ha subito alcuni cambiamenti, ma dallo scorso anno c’è un nucleo definitivo rappresentato dagli storici componenti: Alessandro Decina, drums, Eleonora Toiati, voice, Enrico Zapicchi, bass, Valerio Passi guitar. Da poco hanno deciso di scrivere, suonare e produrre materiale inedito, che per la prossima estate rivivrà in forma di Ep. Per il moneto cercateli sui social: facebook – originalblackt e youtube – blackt band.

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