Sanità: le ricette mediche elettroniche, cosa sono e come cambiano

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Sanità: le ricette mediche elettroniche, cosa sono e come cambiano

La validità nazionale
Dal 1° marzo 2016 è entrata in vigore la ricetta medica elettronica. Cambiano così le regole sulla prescrizione di un farmaco, sugli accertamenti e sulle visite. Pe prrima cosa la ricetta medica elettronica ha validità nazionale in tutte le farmacie italiane, non più solo regionale come accadeva con la tradizionale ricetta cartacea. Attraverso il computer o un tablet, il medico di famiglia provvederà a prescrivere un medicinale rimborsabile consegnando al paziente un tagliando da consegnare presso qualsiasi farmacia d’Italia, accompagnato dalla propria tessera sanitaria. Per ritirare il prodotto si dovrà pagare il ticket della stessa cifra che pagherebbe nella regione di residenza.

Come funzionano
I medici sono tenuti a collegarsi al sistema informatico per accedere al portale apposito per compilare una ricetta elettronica, uguale a quella cartacea, ma digitalizzata. Su di essa è riportato un Nre (numero ricetta elettronica), che, associato al codice fiscale del paziente, ne calcola automaticamente le eventuali esenzioni. Viene stampato un promemoria che il paziente è tenuto a consegnare in qualsiasi farmacia italiana per poter tirare i medicinali. Da ricordare: fino alla fine del 2017 la ricetta elettronica non riguarderà ossigeno, stupefacenti e farmaci con piano terapeutico Aifa.

I vantaggi
Fedefarma definisce la ricetta elettronica una novità rivoluzionaria. A trarne vantaggio sono, oltre ai pazienti, anche i medici e farmacisti. Addio alla carta, che in un primo momento manterrà validità, ma che gradualmente scomparirà. Inoltre, le ricette elettroniche garantiscono la tracciabilità di ciascuna prescrizione, ma anche un taglio dei costi per la sanità pubblica. Infatti, oltre al risparmio del supporto cartaceo, non si provvede più alla vidimazione dei blocchetti, né tanto meno alla spedizione presso le Asl. Il cittadino, inoltre, ha la possibilità di richiedere il proprio farmaco ovunque si trovi, basta soltanto il codice relativo alla prescrizione fatta dal proprio medico curante.

Giulia Lenci

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