Un autentico gioiello architettonico a fare da cornice per la presentazione dell’ultimo romanzo di Dacia Maraini
“La bambina e il sognatore”
La Blink di Ottavia Lavino, agenzia leader nell’organizzazione di eventi culturali e sociali, ci sta abituando da qualche tempo alla presentazione di opere letterarie di autori di fama nazionale. E così, dopo la serata dedicata a Franco Di Mare con il suo “Teorema del babà”, è stata la volta di Dacia Maraini con il libro “La bambina e il sognatore”. A fare da cornice a questo prestigioso evento un autentico gioiello architettonico: “La casa delle culture e della musica” (il recuperato ex Convento del Carmine), stracolma di gente per l’occasione. Dacia Maraini è stata accolta nella sala grande della biblioteca, dove si è svolto l’incontro, da Ottavia Lavino, dal sindaco Fausto Servadio, dall’assessore alla cultura Ilaria Usai e dallo scrittore veliterno Aurelio Picca. Erano presenti personalità del mondo della cultura e delle scuole, studenti, i componenti dell’amministrazione e del consiglio comunale, e tantissimi semplici cittadini. Prima di dare inizio alla presentazione del libro, il sindaco Fausto Servadio ha voluto fare da Cicerone alla scrittrice, mostrando con orgoglio la struttura del Carmine, luogo deputato allo svolgimento delle attività culturali. Dacia Maraini, visibilmente colpita dalla maestosità della struttura, ha ringraziato Ottavia Lavino e l’amministrazione comunale per averle permesso di presentare in questo luogo il suo libro. Dopo l’introduzione di Ottavia Lavino e il saluto di Ilaria Usai, a nome della città di Velletri, vi è stato l’intervento di Aurelio Picca che, dialogando con la scrittrice, è entrato nel vivo della presentazione del libro. Con “La bambina e il sognatore”, Dacia Maraini mette al centro di tutto i sogni, strumenti che riescono a mettere a nudo le nostre consapevolezze, anche quelle più profonde, spingendoci ad affrontare la realtà. La Maraini spiega come ha mantenuto negli anni la sua profonda ricerca di sondare tutti gli aspetti dell’uomo, una linea caratteristica della sua scrittura. Il protagonista del romanzo è Nani Sapienza, un insegnante di scuola elementare che ha perso sua figlia anni prima, ma grazie all’amore per la letteratura, è riuscito a superare il lutto. Una notte sogna una bambina e lentamente si convince che sia proprio sua figlia Lucia quella che ha visto. Le ricerche della ragazzina coinvolgono i suoi studenti i quali, affascinati dai racconti del maestro, iniziano a fantasticare e ragionare meglio dei grandi. “La bambina e il sognatore” è solo un spunto per altri temi più complessi, come quelli relativi ai fatti di cronaca di ragazzini scomparsi o della prostituzione minorile, ma nulla toglie il fatto che il romanzo diventi una riflessione sulla funzione salvifica della letteratura. Le parole sono importanti, spiega Dacia Maraini, e sembra proprio questo il messaggio che la scrittrice ha voluto lasciare nel suo romanzo. Non a caso, l’autrice conclude l’incontro citando il critico Ortegay Gasset: “In un libro ci si impaesa, e quando questo accade, poi si fa fatica a spaesarsi.” Una frase simbolica che ci ricorda come un qualunque romanzo ci catapulti in un altro universo dentro il quale ci sentiamo al sicuro, quasi in un sogno, e improvvisamente la vita reale ci appare più semplice di come la vediamo.
Al termine dell’evento Dacia Maraini si è soffermata ad ammirare le luci soffuse che si diffondevano lungo il porticato e il chiostro dello storico convento, rendendo particolarmente suggestivo il momento.
E’ stato un attimo, ma sufficiente ad Ottavia Lavino per strappare alla scrittrice una promessa: “Ci rivedremo presto !”
I ringraziamenti della BLINK
Un particolare ringraziamento a Dacia Maraini per aver accettato il mio invito, grazie a tutti i presenti, grazie allo scrittore Aurelio Picca, grazie a Ilaria Usai, grazie al sindaco Fausto Servadio per l’opportunità che mi ha voluto concedere permettendomi di presentare l’evento nella meravigliosa location de “La Casa della Cultura e della Musica” riconsegnata alla città dopo un lungo periodo di restauro. Grazie a Enrico Scianca de “Il Generale delle Camelie” per la bellissima camelia donata alla nostra ospite.
Un ringraziamento doveroso alla Banca Popolare del Lazio e alla società ILM LIGHTING per il fondamentale sostegno economico.
Ed infine grazie alle mie collaboratrici in particolare ad Alice Zucca per le bellissime foto.Ottavia Lavino